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G7 in Baviera: Ucraina, Grecia, economia, immigrazione e terrorismo

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Nella prima giornata di vertice i principali leader mondiali, riuniti al castello di Elmau sulle Alpi Bavaresi, si sono concentrati molto sulla questione “Ucraina“, sulla quale si trovano perfettamente d’accordo il Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, quello americano Barack Obama e la cancelliera tedesca Angela Merckel sul proseguire con la politica di sanzioni contro la Russia, fino alla completa realizzazione da parte di quest’ultima degli accordi di Minsk e del rispetto della sovranità dell’Ucraina.

La prima sessione di colloqui è stata dedicata in modo approfondito anche all’economia mondiale, riguardo alla quale la posizione italiana è totalmente in linea con quella degli Stati Uniti su come sostenere la crescita: “c’è bisogno di più investimenti e di riforme strutturali” ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, incontrando la stampa.

Parlando di crisi e ripresa economica non poteva non essere affrontata la questione greca. Il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker esclude per il momento un’uscita della Grecia dall’euro ma invita il premier greco a presentare presto una proposta alternativa alle riforme suggerite dall’Unione Europea la settimana scorsa e che la Grecia sembra determinata a respingere: “Non credo ci siano molti margini per un accordo positivo con i creditori”, ha affermato il Ministro delle finanze greco Varoufakis, che ha definito una mossa aggressiva  della Commissione europea la lista di riforme proposte al governo ellenico.

Tanti altri i temi in agenda, dal clima al terrorismo all’emergenza immigrazione, riguardo al quale il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è tornato a spronare l’Europa: “Le proposte che ha fatto l’ Ue sulla suddivisione dei migranti al momento sono largamente insufficienti. E’ un primo passo ma ancora non ci siamo” ha dichiarato il Premier.

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