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Carmen Alessandrello, una dei vincitori di Area Sanremo 2016, rende omaggio a Luigi Tenco. L’intervista

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Dal 24 novembreè in rotazione radiofonica “Un giorno dopo l'altro” il brano con cui la giovane cantante siciliana Carmen Alessandrello omaggia Luigi Tenco, a pochi mesi dal cinquantesimo anniversario della morte dell’ indimenticato cantautore.

Dal 24 novembreè in rotazione radiofonica “Un giorno dopo l’altro” il brano con cui la giovane cantante siciliana Carmen Alessandrello omaggia Luigi Tenco, a pochi mesi dal cinquantesimo anniversario della morte dell’ indimenticato cantautore. Il brano è prodotto e arrangiato da Bruno Mariani, che annovera collaborazioni con Lucio Dalla, Ron, Luca Carboni e molti altri. Attualmente l’artista è una degli otto vincitori di Area Sanremo 2016 abbiamo avuto il piacere di scambiare qualche battuta con la giovane cantante siciliana. 

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Hai appena pubblicato “un giorno dopo l’altro” un brano con cui omaggi il cantautore Luigi Tenco a distanza del cinquantesimo anniversario della sua morte. Quanto la sua musica ti ha influenzato nel corso della tua carriera da artista? “Luigi Tenco, come gli altri cantautori della scuola genovese, ha dato una grossa impronta alla musica leggera italiana. Ritengo che per una giovane cantate come me, ci siano dei modelli artistici imprescindibili a cui è impossibile non fare riferimento.  Il mio temperamento è sicuramente molto diverso da quello di Tenco, sono una ragazza solare e vivace, amo la vita, tuttavia trovo sia fondamentale confrontarsi con quelle poetiche che ci hanno insegnato cosa sia la malinconia e quei sentimenti che vanno a toccare i livelli più profondi della nostra coscienza”.
Hai dichiarato che questo brano “evidenzia un’apatia data da giorni tormentati” ci descrivi meglio il senso di questa frase? ” Volevo dire che questo brano è rappresentativo di quel sentimento di melanconia che pervadeva il lavoro di Tenco. Nelle sue canzoni il cantautore è riuscito a tradurre il suo personale sentire in un linguaggio universale tanto che si può parlare di un vero e proprio percorso poetico. L’apatia cantata nel brano descrive quel sentimento sintomatico di una crisi esistenziale più profonda, che ha portato l’autore a compiere il tragico gesto”.

_ph Nino Saetti
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Il brano è prodotto e arrangiato da Bruno Mariani, che annovera collaborazioni con Lucio Dalla, Ron, Luca Carboni e molti altri. Come è nata la vostra collaborazione? “Ho avuto l’opportunità di lavorare con Bruno Mariani grazie Fonoprint a cui è profondamente legato da anni di collaborazione. Per me è stata ed è tuttora un’occasione unica di apprendimento: Bruno è un vero maestro per esperienza e professionalità, una scuola di vita ed oggi, spero di poter dire, anche un amico.
Sei una degli 8 vincitori di Area Sanremo 2016. La prima cosa che hai esclamato quando ti è stato comunicato? Quando Massimo Cotto, Presidente della commissione di Area Sanremo, ha fatto il mio nome, ero talmente incredula che devo avere esclamato “ma siete sicuri?!!” Poi i miei compagni di avventura mi hanno applaudito ed esortato ad alzarmi. Non avevo mai vinto un premio in vita mia per cui potete immaginare la gioia nel ricevere questo riconoscimento.

carmen-alessandrello_cover_un-giorno-dopo-laltro Provieni dal sud, la meravigliosa terra della Sicilia. Quanto porti di quest’ultima nella tua musica? “Sono una ragazza solare, vivace quindi direi che il mio temperamento sia l’aspetto che meglio definisce la mia origine d’appartenenza. Cerco di trasmettere questa energia, questa carica emotiva nella mia musica, nell’espressività del canto, nel coinvolgimento del pubblico”.
Qual è stato il primo disco che hai acquistato?“Sin da bambina ho sempre avuto un’artista di riferimento: Whitney Houston. È suo il primo disco acquistato ed il modello a cui mi ispiro. Amo profondamente il suo mondo sonoro, le sue capacità vocali e lo straordinario talento che purtroppo, anche il questo caso, il mondo ha perso tragicamente e prematuramente”.
Nel 2016 hai partecipato alle selezioni di “The Voice” che cosa ti ha lasciato questa esperienza, la rifaresti? Ho partecipato a The Voice per una fortuita casualità: un’insegnante presentò la mia candidatura ritenendo che fosse una buona opportunità per me. Il caso poi ha voluto che fossi chiamata alle Blind Auditions ma purtroppo non catturai l’interesse della giuria. È stata la mia prima volta in uno studio televisivo, in questo senso posso dire che sia stata un’esperienza formativa ma non credo la rifarei perché non condivido le modalità dei talent”.

La musica oggi deve passare necessariamente anche per i talent oppure no? “I talent oggi sopperiscono all’attività di scouting e di promozione che in passato veniva svolta dalle case discografiche, motivo per cui molti giovani artisti si rivolgono a questi canali per tentare di avviare la propria carriera. I talent offrono un’enorme visibilità ma estremamente effimera ed infatti, il più delle volte, l’ascesa di un artista è tanto rapida quanto la sua caduta. Mi auguro che questo meccanismo possa cambiare e che i discografici tornino ad investire di più sui giovani e la ricerca artistica”.
Cosa c’è nel tuo presente? “Nel mio presente vedo tanto lavoro ma soprattutto tanto studio. Vorrei diventare una professionista e per raggiungere quest’obiettivo devo acquisire e affinare ancora molte competenze.

Maggiori info su www.facebook.com/carmen.alessandrello

Carmen De Sio

c.desio@art-news.it

Twitter:CarmenDeSio

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