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Donald Tusk riconfermato alla guida del Consiglio europeo

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Bruxelles – I capi di Stato e di governo dei 28 Stati membri hanno dato il via alla due giorni del Consiglio europeo. Sono presenti anche i presidenti della Commissione, Jean Claude Juncker, e del Parlamento europeo, Antonio Tajani. Sul tavolo dei colloqui l’economia, la sicurezza e la difesa dell’Unione. Per il capitolo economico l’intenzione è di portare a termine il mercato unico digitale e energetico, e continuare ad investire risorse per la crescita e l’occupazione. L’obiettivo primario rimane sempre quello di  rendere più competitivo il sistema Europa. Sul fronte “Sicurezza e Difesa” i leader europei chiedono all’Europarlamento e al Consiglio dei ministri di accelerare nella creazione di un valido sistema di controllo alle frontiere esterne. In discussione anche l’instabilità politica e la fragilità economica dei Balcani occidentali. Secondo fonti, le diplomazie sono al lavoro per facilitare il processo d’integrazione verso l’Unione dell’intera regione balcanica.

Bruxelles – Al Consiglio europeo di Bruxelles è stato riconfermato alla presidenza Donald Tusk. Il conservatore liberale, ex primo ministro della Polonia, nonostante l’opposizione del governo del suo paese aveva proposto un altro candidato, guiderà le riunioni dei capi di Stato e di governo dell’Unione per i prossimi due anni e mezzo fino al 2019. “Sono grato per la fiducia e la valutazione positiva ricevuta. Farò del mio meglio per rendere migliore l’Unione europea”, ha detto Donald Tusk commentando la sua ri-elezione.

Francoforte – Si è riunito il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea. Il presidente Mario Draghi ha comunicato che i tassi d’interesse del costo del denaro nella zona euro restano invariati. 0,00% sulle operazioni di rifinanziamento principali, +0,25% sulle operazioni di rifinanziamento marginale e – 0,40% sui depositi presso la banca centrale. Confermati anche gli acquisti mensili dei titoli pubblici degli Stati membri per 80 miliardi di euro fino ad aprile e poi per 60 miliardi di euro sino alla fine di dicembre 2017, e “anche oltre se necessario”. Queste le parole di Mario Draghi in conferenza stampa.

Lussemburgo – Sono stati pubblicati i dati dell’Eurostat sulle nascite nell’Unione europea. Nel 2015 sono nati 5 milioni 103 mila bambini. Il record lo detiene la Francia con 800 mila, seguita dal Regno unito e Germania rispettivamente a quota 700 mila. L’Italia nel 2015 ha visto invece nascere 485 mila nuovi bebè. Dal 2001 al 2015 l’incremento è molto deludente in tutta l’Unione europea, solamente uno + 0,12%.

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