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I Trattati di Roma 60 anni dopo: i 27 leader europei hanno firmato la dichiarazione per rilanciare l’Ue. Mattarella: “Serve una nuova costituente”

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Il compleanno dell’Europa unita. I leader europei, giunti nella Capitale per festeggiare i 60 anni dei Trattati di Roma, hanno firmato il testo che impegna i 27 a rilanciare nei prossimi 10 anni l’integrazione europea. Il presidente della commissione europea Juncker ha fatto sapere: “Ci sarà anche un 100esimo anniversario della Ue”. Ha parlato anche il presidente del Consiglio europeo Tusk dicendo: “Oggi vogliamo rinnovare l’alleanza di nazioni libere che ebbe inizio 60 anni fa. Allora non si parlava di velocità plurime. Non dobbiamo perdere l’obiettivo di raggiungere l’Unità. E’ necessario che tutti rispettino i fondamenti della nostra unità disegnati dai coraggiosi padri fondatori 60 anni fa”. 

Le parole di Mattarella. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella invece ha detto: “Valori di apertura, solidarietà fra popoli, tolleranza, libertà e democrazia consentiranno all’Ue di compiere un salto di qualità. Ma, se vogliamo l’Unione che i cittadini chiedono con insistenza, dobbiamo concludere che l’attuale architettura europea andrà ripensata”

Gli interventi di Gentiloni e Tajani. Il presidente del Consiglio in conferenza stampa ha dichiarato: “Il progetto dell’Ue può continuare a suscitare emozioni. Siamo consapevoli delle sfide che ci vengono dalle diverse crisi, ma con la firma della Dichiarazione di Roma abbiamo rinnovato la fiducia in un progetto comune. Ed è un passo avanti”. Mentre il presidente del Parlamento europeo, Tajani, ha evidenziato il passaggio del testo sulle esigenze dei cittadini: “Insieme abbiamo lavorato per la libertà e per i diritti. La nostra vocazione allo scambio ha radici profonde”. Tajani poi ha ricordato i risultati positivi della politica di coesione, gli errori fatti e la troppa burocrazia (nella foto in home page: Tusk e Tajani mostrano a fotografi e telecamere la dichiarazione firmata dai 27)

Roma blindata. Sempre a Roma Manifestazioni al via: è allarme sicurezza. Sequestrati pezzi di ghisa, spranghe ed elmetti. Centro storico blindato, cinquemila tra poliziotti, carabinieri e finanzieri impegnati a vigilare sui quattro cortei che attraverseranno la città e per proteggere i 40 capi di Stato e di governo tra il Campidoglio e il Quirinale.

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