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UE 160 miliardi di euro per occupazione, crescita e sicurezza

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Bruxelles – E’ stato approvato dal Parlamento europeo il bilancio per il 2018. Si è dunque conclusa la fase di negoziazione con il Consiglio dei ministri Ue per trovare la quadra definitiva sugli indirizzi di spesa proposti dalla Commissione europea guidata da Jean Claude Juncker. 

Non discostandosi di molto rispetto agli impegni dell’anno precedente, gli stanziamenti complessivi ammontano a 160 miliardi di euro. Particolare attenzione è stato rivolta all’occupazione, alla crescita e alla sicurezza.

Per i giovani che cercano lavoro sono stati immessi 350 milioni di euro di fondi diretti. Stessa sorte per i programmi di ricerca Orizzonte 2020 che beneficeranno di un aumento di 110 milioni di euro, assieme al programma Cosme per il sostegno alle PMI con +15 milioni di euro e all’Erasmus con +24 milioni di euro.

Sul fronte rifugiati e crisi migratoria sono stati potenziati gli stanziamenti per l’Europol, l’Eurojust e l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo l’EASO. Rafforzata anche la linea di bilancio per i Paesi dei Balcani occidentali impegnati nelle sfide migratorie con +80 milioni di euro.  

Per le azioni esterne dell’Ue giungono, invece, cattive notizie per la Turchia che ha visto ridursi i fondi di pre-adesione per 105 milioni di euro in risposta al peggioramento della sua situazione interna in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti umani.

In definitiva il quadro finanziario sulle linee generali è così ripartito: 

(in miliardi di euro)

  • Coesione economica, sociale e territoriale 55,1  
  • Competitività per la crescita e l’occupazione 21,2 
  • Mercato agricolo e crescita sostenibile 60
  • Sicurezza e cittadinanza 2,6
  • Europa globale 9,8 
  • Amministrazione 10,3    

 

Il voto sul bilancio in aula ha ricevuto 295 si, 154 no e 197 astensioni. Tra i maggiori gruppi presenti in Parlamento hanno votato a favore i Popolari (Ppe) e i Liberali (Alde), si sono astenuti – per la prima volta nella legislatura – i Socialisti Democratici (S&D).

“Abbiamo davanti a noi una vasta gamma di sfide in Europa, dalla crisi dei rifugiati alla disoccupazione giovanile. Il bilancio approvato e negoziato con i ministri degli Stati membri non ci aiuta a fronteggiarle efficacemente”, queste le dichiarazioni dell’eurodeputato Daniele Vietti (S&D).

Di parere contrario i Popolari. “Investire nella ricerca, nelle infrastrutture, nell’istruzione e nelle PMI ci permetterà di diventare più competitivi e orientati al futuro”, ha detto Siegfried Muresan del Ppe.

  

 

    

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