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Alitalia, il ministro Toninelli: “soluzione entro fine anno”

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Il dossier Alitalia sarà risolto e chiuso “entro fine anno”. Lo assicura il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli che, da Berlino, apre alla partecipazione del costruttore statunitense Boeing, considerato “un buon partner industriale, visto che costruisce aerei e ce ne servono tanti”.

No invece a Lufthansa: “Penso che non sia tra i partner più strategici”, ha dichiarato Toninelli, facendo naufragare definitivamente l’ingresso della compagnia tedesca.

E se a Berlino le parole di Toninelli non sono state prese bene, a Seattle il governo italiano non lo sentono da tempo. “Alitalia è un apprezzato cliente di Boeing, con cui abbiamo un dialogo continuo come con le altre linee aeree italiane”, spiega il colosso americano in una nota inviata al Corriere della Sera. “Per nostra policy generale, non commentiamo sulle discussioni private”, chiariscono. Ma due fonti statunitensi smentiscono al quotidiano di via Solferino ogni interessamento che non vada oltre ai contratti esistenti.

Intanto le Fs tendono la mano al governo per una possibile alleanza con la compagnia aerea. L’ad Gianfranco Battisti ieri, ha confermato l’interesse: “Noi siamo una azienda aperta, che deve essere capace di guardare alle opportunità che si offrono. Se ci fosse chiesto di valutare un piano industriale per rendere sostenibile il business economico perchè non farlo, anzi siamo aperti a valutare. Fino ad ora – ha precisato Battisti – non ci sono stati approcci formali”.

L’operazione Alitalia, nelle condizioni ipotetiche di Battisti, dovrebbe tuttavia rientrare in un contesto per sviluppare un sistema integrato dei trasporti in Italia, che metta a sistema tutte le porte di ingresso nel paese, stazioni, porti e aeroporti. In quest’ottica, ha spiegato Battisti, Alitalia potrebbe avere già una riduzione importante dei costi operativi se riducesse la sovraesposizione su alcune rotte come Roma-Firenze, Roma-Bologna che sono già ampiamente serviti dall’Alta Velocità. E proprio questa condizione potrebbe far saltare il banco visto che la compagnia aerea stava invece studiando nuove opzioni tariffare, per rendere più appetibili proprio quelle rotte.

Dal dossier Alitalia si sfilano, invece, le Poste: “Non abbiamo alcun interesse, l’ho appreso sui giornali”, ha detto ieri l’ad Matteo Del Fante, in audizione alla Camera.

L’esponente del Movimento 5 Stelle a Berlino ha comunque annunciato che sulla compagnia tricolore — in amministrazione straordinaria dal 2 maggio 2017 e con 900 milioni di euro di prestito statale da restituire entro metà dicembre — la soluzione verrà annunciata comunque nel 2018.

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