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MotoGP, i fan di Valentino Rossi allarmati per le voci di un possibile ritiro anticipato del Dottore

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Tutto come prima nel Motomondiale 2018 dopo il primo storico Gran Premio andato in scena sul circuito thailandese di Buriram; almeno nella classe MotoGP. Anzi, la novità è che Marc Marquez, leader della classifica piloti, allunga sugli inseguitori e vede il terzo titolo iridato di fila. Prossima tappa: il 21 ottobre a Motegi per il GP del Giappone. Intanto, si è sparsa una voce allarmante: e se Valentino Rossi, vista la crisi della Yamaha, lasciasse la classe regina prima della fine del suo contratto? Il Dottore ha risposto a questa e ad altre domande dei suoi tifosi in diretta Facebook. Rossi allontana subito le voci di ritiro anticipato e in collegamento dal quartier generale della sua VR46 a Tavullia, dice: “Se cambierò team se quest’anno non vincerò con la Yamaha? No, non credo proprio (sorride, ndr). Ho già firmato un altro contratto per le prossime due stagioni, quindi di sicuro guiderò una Yamaha anche nel 2019 e 2020”.

Marc e Vale. Al centauro pesarese poi è stato chiesto del rapporto con Marquez e se teme che il campione della Honda possa battere i suoi record. Rossi ha risposto: “Sì, credo che, se guardiamo i numeri, Marquez possa battere i miei record ma non sono preoccupato, bisogna pensare alla propria carriera e credo che la mia sia buona”. Per quanto riguarda le occasioni mancate, Valentino però ha ammesso: “Avrei potuto vincere più gare e più Mondiali”. In particolare, il rammarico più grande è aver perso il titolo del 2006 contro Nicky Hayden: “Forse il mio più grande rimpianto è non aver vinto a Valencia nel 2006, quando ho commesso un errore e sono caduto”.

L’Hall of Fame del motociclismo secondo il Dottore. Da nove volte campione del mondo e icona di questo sport, chi secondo Rossi è il pilota più grande di tutti i tempi? Valentino tradisce qualche esitazione poi dichiara: “È difficile da dire perché ci sono stati molti grandi piloti nella storia. Ognuno ha la sua opinione, potrei dire Giacomo Agostini, Mike Hailwood. Ma personalmente sono cresciuto negli anni ’80 e ammiro molto Wayne Rainey, Kevin Schwanz e Mick Doohan. Ma riguardo al più grande di tutti i tempi, guardando anche il numero vittorie, credo siano Agostini e Hailwood. Sarebbe bello fare una gara con le leggende e i campioni di diversi periodi, mi piacerebbe correre contro Agostini e sarei molto curioso anche di correre contro gli statunitensi, come Kevin Schwantz e Wayne Rainey. Mi piacerebbe anche correre contro il mio coach, Luca Cadalora, che era sempre molto forte. Questa sarebbe la griglia di partenza”. Nomi da leggenda del motociclismo. 

 

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