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Copa Libertadores: il “Superclasico” è del River, Boca al tappeto

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Dopo tanta violenza tra tifosi, finalmente il “Superclasico” è andato in scena. Allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid, campo neuto per motivi di sicurezza, dopo tanti rinvii trionfa il River Plate. La Copa Libertadores è dei Millonarios che battono 3-1 gli eterni e odiati rivali del Boca Juniors. Vantaggio Boca al 43′ con Benedetto, il River pareggia al 67′ con Pratto e manda così la sfida ai supplementari dopo il 2-2 del match d’andata. A questo punto però: Boca in 10 per il rosso a Barrios (92′) e poi in nove uomini (ko di Gago). Sono pertanto decisive negli ultimi 15 minuti, le reti dell’ex Pescara Quintero (109′) e del “Pity” Martinez (122′). Clima da brividi al Bernabeu. Non c’è tensione sugli spalti, ma in campo tra i giocatori sì. Il Boca sceglie deliberatamente di lasciare il possesso palla al River, che però conclude poco per tutto il primo tempo e pertanto si va al riposo col Boca avanti per 1-0 grazie al ficcante contropiede finalizzato da Benedetto. Nella ripresa, il piano partita dei gialloblu diventa ancora più accentuato,  il River però rientra in campo più convinto e con maggior precisione negli scambi di palla. Come spesso accade nel calcio, sono decisivi i cambi degli allenatori: Gallardo aggiunge qualità inserendol’ex pescarese Quintero; mentre Schelotto si copre troppo presto inserendo Abila al posto dell’autore del gol. Grave errore perchè il Boca non riparte più e così, una grande combinazione tra Nacho Fernandez e Palacios, a metà ripresa, consente a Pratto di segnare tutto solo il gol dell’1-1. A quel punto la partita aumenta ulteriormente di tensione, pur rimanendo sui binari della correttezza.

Gioia River Plate ai tempi supplementari. Negli overtime, la svolta è immediata. Il Boca si suicida: Barrios già ammonito, si becca il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. Gallardo intuisce di poter fare il colpaccio prima dei calci di rigore e inserisce il 18enne Julian Alvarez. Il Boca si difende con ordine senza soffrire troppo, ma all’inizio del secondo tempo supplementare, Quintero dal limite dell’area fulmina un incolpevole Andrada. Il Boca Juniors, come un animale ferito, si getta all’attacco a testa bassa ma resta addirittura in 9 per l’infortunio dell’ex romanista Gago a cambi finiti. Per l’assalto finale del Boca in doppia inferiorità numerica, dentro anche Tevez. E Jara, al 120’, potrebbe addirittura mandare tutti alla lotteria dal dischetto, ma colpisce il palo. Sull’ultimo calcio d’angolo del match, col Boca tutto avanti e con la porta sguarnita, ecco la fuga per la vittoria del “Pity” Martinez che firma il 3-1 conclusivo. E’ estasi pura per il River Plate, viaggio all’inferno per il Boca Juniors. Ma rimane una vergogna il fatto che una gara così bella e sentita non si sia potuta disputare in Argentina.

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