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Salario minimo, Di Maio: “si farà perchè è nel contratto!”. L’Ocse: “non è la soluzione”

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Ieri con un post su Facebook Di Maio era tornato ad insistere sul tema del salario minimo: “si farà, perchè è nel contratto! E perchè già esiste in molti Paesi europei!”, aveva scritto.

“Nella legge Catalfo (M5S) prevediamo di fissare per legge una soglia di almeno 9 euro lordi l’ora al di sotto della quale non si può scendere. In sostanza, contratti da 3 o 4 euro l’ora come se ne vedono oggi non saranno più consentiti, perchè 3 o 4 euro l’ora non è lavoro, è schiavitù”.

Il salario minimo a 9 euro lordi l’ora per i lavoratori italiani caldeggiato dal ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio però incontra la freddezza dell’Ocse. Se fissato a questa cifra, ha spiegato l’economista dell’organizzazione con sede a Parigi Andrea Garnero, sarebbe al momento “il più elevato tra i Paesi Ocse” e “anche della maggioranza dei contratti collettivi esistenti”. La retribuzione minima – ha sottolineato Garnero – “non è la soluzione alla questione salariale italiana o ai problemi del mercato del lavoro italiano”.

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