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Consumi fermi per gli italiani, tagli per abbigliamento e vacanze

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Negli ultimi anni le spese nel bilancio familiare sono sempre più aumentate, e vanno a incidere in modo proporzionale anche sui consumi effettuati.

Proprio per questo, gli ultimi dati statistici mostrano una sostanziale contrazione dei consumi degli italiani, che restano fermi, nel 2018, a una media di 2.571 euro a nucleo, rispetto ai dodici mesi precedenti.

In media metà delle famiglie italiane spende più di 2.153 euro mensili, anche se su questa cifra rimangono ampi divari tra nord e sud dell’Italia, che possono arrivare fino a 800 euro di differenza.

Le voci più pesanti per quanto riguarda le uscite nel bilancio familiare sono rappresentate da quelle per l’affitto, le bollette e gli altri servizi, per contrastare questa emorragia di guadagni le persone sono costrette a tagliare su altri generi di spese percepite come meno necessarie.

I principali capitoli di spesa su cui le famiglie operano tagli sono l’abbigliamento e le vacanze, questo è quanto riportato dall’Istat nel report riferito alle spese e ai consumi degli italiani nel 2018.

Questi livelli di spesa sono ancora lontani da quelli del 2011, quando si era a livelli di 2.640 euro, ultimo anno in cui si sono registrati valori di punta e che ha visto susseguirsi una serie di cifre negative fino all’ultima del 2018.

Nasce così una nuova necessità di contenere le spese e trovare nuovi modi su come risparmiare soldi, tagli che sono diventati fondamentali e su cui si può operare in diversi modi, come spiegato da Affari Miei, che mette a disposizione importanti e utili consigli per risparmiare dei soldi nell’ambito familiare organizzando le proprie spese.

Dal rapporto Istat emerge nel dettaglio che le famiglie cercano di mantenere inalterate le spese riguardanti le visite mediche, mentre le voci che subiscono una forte contrazione sono quelle riguardanti le calzature e l’abbigliamento.

La metà delle persone che hanno fatto acquisti di tali beni nel 2017, ha applicato una contrazione di spesa nell’anno 2018, con forti differenze territoriali, con il Mezzogiorno dove è applicato un taglio del 62%, che si riduce fino al 40% nel Nord Italia.

La seconda voce principale è quella riguardante i viaggi e le vacanze, con il 39% degli italiani che ha sostenuto spese inferiori rispetto all’anno precedente.

Da notare come le spese per i beni alimentari e le bevande sono rimaste inalterate rispetto ai dodici mesi precedenti, stessa cosa anche per quanto riguarda l’abitazione, l’acqua e l’elettricità e per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei propri immobili.

Interessante è notare come la seconda voce maggiore di spesa per le famiglie dopo la casa sia quella riguardante i trasporti, necessari per muoversi quotidianamente tra il lavoro, le altre esigenze di spostamento e il tempo libero, che raggiunge la quota dell’11% delle spese complessive con una media a famiglia di 292 euro.

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