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Spagna, protestano i giocatori del Rayo Vallecano: no al taglio stipendi

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Spagna, polemica tra alcuni club di seconda divisione che protestano contro la riduzione dei salari decisa alcune società, obbligate per far fronte alle difficoltà economiche

Spagna, polemica tra alcuni club di seconda divisione che protestano contro la riduzione dei salari, decisa alcune società, obbligate per far fronte alle difficoltà economiche. Il club in questione è il Rayo Vallecano ma non è il solo, club spagnolo che come detto, milita in seconda divisione. Secondo quanto riportato da Sportmediaset, i giocatori si sarebbero rifiutati di tornare ad allenarsi per protestare contro la riduzione dei salari decisa dalla società per far fronte all’emergenza causata dalla pandemia.

LE RICHIESTE DEI CALCIATORI- La prima richiesta da parte dei giocatori? Ovviamente riprendere a guadagnare gli stipendi al completo, data la possibile ripresa dei campionati ed il movimento europeo nei confronti della ripartenza. I media spagnoli parlano di allenamenti a casa per il momento, anziché andare al centro di allenamento della squadra per l’inizio delle sessioni di gruppo.

NON SOLO RAYO VALLECANO- Il Rayo Vallecano non è l’unico club in questione ad avere problematiche del genere, anche i giocatori dell’Elche, altro club di Serie B, avrebbero minacciato lo ‘sciopero’ la scorsa settimana, tanto da indurre il club a soddisfare le richieste e dunque a fornire un involontario esempio per gli altri club. I numeri spagnoli dicono che i salari e l’orario di lavoro sono stati ridotti del 70%, a causa della pandemia Covid.

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