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Ambrogino d’oro: la Grande Medaglia alla Memoria di medici e operatori sanitari

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Cerimonia rigorosamente in streaming per la consegna degli Ambrogino d’oro 2020, ovvero le onorificenze conferite dal comune di Milano. Il nome è ispirato a Sant’Ambrogio, patrono della città. La sala è stata aperta solo ai premiati, al sindaco, al prefetto e alla giuria.

“E’ stato un anno difficile ma dobbiamo, anche per rispetto a chi non c’è più, pensare alla Milano che lasceremo ai nostri figli”, ha esordito il sindaco Beppe Sala aprendo la cerimonia.

La Grande Medaglia d’oro alla Memoria è stata dedicata agli operatori sanitari caduti sul lavoro per il coronavirus. “Non c’è gratitudine più forte di quella verso il soccorritore che perde la vita mentre compie il proprio dovere, salvare l’esistenza di un altro essere umano in pericolo” si legge nelle motivazioni della Medaglia conferita agli operatori sanitari morti mentre affrontavano l’emergenza Covid. “Hanno combattuto contro un nemico invisibile, imprevedibile, sconosciuto. Lo hanno affrontato con coraggio e abnegazione, mettendo a rischio se stessi per salvare gli altri e cadendo vittime di quello stesso male. Non c’è messaggio di solidarietà e altruismo più grande di quello che queste donne e uomini della sanità hanno dato ogni giorno con le loro azioni, mai a parole, perché non c’era tempo nemmeno per fermarsi a pensare. Ogni vita spezzata è una ferita che Milano ricuce con il ricordo di ognuno di loro”.

A ritirare il premio sono stati: Alessandra Pagani, moglie di un anestesista morto di Covid-19 a 54 anni, insieme al presidente milanese dell’ordine dei medici, Roberto Rossi, e dell’ordine delle professioni infermieristiche, Pasqualino D’Aloia. Premio anche per i parenti di due tassisti morti di coronavirus, Giuseppe Allegri e Mauro Resmini, oltre che di Cristina Cattafesta, attivista per i diritti delle donne, e di Raffaele Masto, storico giornalista di Radio Popolare.

Tra i premiati anche Chiara Ferragni e Fedez per una raccolta fondi. Grazie all’iniziativa dei Ferragnez è stato possibile realizzare in poco tempo una nuova terapia intensiva all’ospedale San Raffaele. “Durante la prima fase dell’emergenza sanitaria, hanno messo la notorietà al servizio della lotta al Covid-19 per provare a lenire le ferite della loro città. Con un racconto ironico sulla vita da famiglia milanese in quarantena, hanno sensibilizzato sull’importanza di osservare le regole per contenere il contagio”, si legge nelle motivazioni del premio. “A questo risultato straordinario si aggiunge l’impegno come volontari dell’iniziativa ‘Milano Aiuta’. Preparando la spesa e pedalando per la città per consegnare cibo alle famiglie in difficoltà, hanno mostrato quanto sia importante, anche con gesti semplici, porgere la mano ai più fragili nel segno di un autentico spirito ambrosiano”.

Per tutte le medagli clicca qui: BENEMERENZE CIVICHE 2020

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