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Olimpiadi di Tokyo 2020: l’associazione dei medici giapponesi chiede di cancellare i Giochi

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Continuano ad addensarsi nuvole sulle Olimpiadi di Tokyo. Mentre continuano ad arrivare rassicurazioni dal CIO sul regolare svolgimento dei Giochi, l’associazione dei medici giapponesi composta da 6mila membri, ha chiesto la cancellazione delle Olimpiadi 2020.

La ‘Tokyo Medical Practitioners Association’, lo ha fatto attraverso una lettera inviata la scorsa settimana al primo ministro Yoshihide Suga, al governatore di Tokyo Yuriko Koike e a Seiko Hashimoto, a capo del Comitato organizzativo. Nella lettera resa pubblica questa settimana sul sito web dell’associazione, si legge: “Riteniamo che la scelta corretta sia quella di annullare un evento che ha la possibilità di aumentare il numero di persone infette e morti”, recita il testo. “I virus sono diffusi dai movimenti delle persone. Il Giappone avrà una pesante responsabilità se le Olimpiadi e le Paralimpiadi peggioreranno la pandemia, aumentando il numero di coloro che devono soffrire e morire”.

Dal canto suo il Comitato Olimpico Internazionale, attraverso il presidente Thomas Bach fa sapere: “Il CIO è pienamente impegnato a organizzare i Giochi in modo sicuro per tutti e per garantire che il popolo giapponese sia al sicuro. Al momento, circa il 75% degli atleti e degli ufficiali di gara sono già stati vaccinati o hanno confermato che lo saranno per il torneo”. “Il torneo – ha aggiunto Bach – può essere organizzato perché il popolo giapponese ha la tenacia e la capacità di resistere alle avversità. Il mondo è grato al popolo giapponese e alle sue virtù. Ci vediamo a Tokyo il 23 luglio”.

Intanto sui media giapponesi si parla molto dell’ostracismo degli Stati Uniti all’evento. Phil Hirsch, editorialista sportivo di lunga data del Chicago Tribune, ha dichiarato in un’editoriale del  13 maggio che “tenere le Olimpiadi estive di Tokyo durante la pandemia COVID-19 è un simbolo di arroganza del CIO”. Sempre secondo i media nipponici, molti altri importanti media statunitensi, tra cui ABC, CBS, The Washington Post e The New York Times, continuano a segnalare diffidenza e preoccupazione per l’evento.

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