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Mixed zone, Roma-Milan: le voci e le polemiche da parte dei protagonisti. Mourinho se ne va per evitare il peggio

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Mixed zone, Roma Milan finisce nel fuoco delle polemiche per un rigore non concesso ai giallorossi, causa tocco di mano in area da parte di Kjaer. Mourino, sconfitto 2-1, a fine gara parla controvoglia, in conferenza stampa accenna ad un discorso ma poi interrompe e abbandona, lasciando trapelare uno stato d’animo deluso e bloccato dalla paura di una squalifica, per eccesso di sincerità. Andiamo a vedere che cosa hanno detto i due tecnici a fine partita, partendo proprio dal tecnico giallorosso. 

SE PARLO MI SQUALIFICANO- “Se parlo non sono in panchina domenica. Non c’è rispetto per i nostri tifosi, questo mi dà un po’ di rabbia, però basta. Per questa ragione non voglio parlare. Voglio essere in panchina domenica e non voglio avere alcun tipo di processo disciplinare. Mi limito a fare i complimenti al Milan che ha vinto. Vedere che non c’è rispetto per i romanisti è dura, il rispetto che abbiamo noi è il rispetto che tutti dovrebbero avere ma non è così. In una partita dove non abbiamo giocato bene nel primo tempo e contro una brava squadra, non c’è stato rispetto per i romanisti. Non dico altro. Ho fatto uno sforzo nel prendere tutti i giocatori davanti allo spogliatoio e non davanti a quello dell’arbitro, siamo riusciti a controllare emozione e a stare tranquilli”.

Mancini parla invece di presa in giro ai microfoni di Dazn, anche se approva la linea diplomatica mantenuta dal tecnico

D’ACCORDO- “Gli episodi fanno la differenza a questo livello e oggi sono stati tutti a sfavore nostro. Noi difensori non possiamo fare più nulla, sono d’accordo con il mister, è meglio non parlare. Il rigore di Ibanez non c’è assolutamente, è stato richiamato al Var e non ha cambiato la decisione. Nel finale Kjaer prende il polpaccio di Pellegrini e niente… non so. Il Milan ha giocato molto bene nel primo tempo, però in queste sfide gli episodi fanno la differenza. Il rigore dato al Milan è un contrasto normalissimo, se fischi rigori così per me non è più calcio, non tutti i contatti sono da fischiare. Gli arbitri sono esseri umani e in campo possono sbagliare, ma se vieni richiamato dal Var qualcosa hai sbagliato. Un arbitraggio così è una presa in giro”.

Pioli chiaramente di umore diametralmente opposto, pensa addirittura già alla Champions

OTTIMAPARTITA- “Abbiamo giocato un’ottima partita, concedendo qualcosa e complicandoci un po’ la vita, ma abbiamo messo in campo tutta la nostra personalità. Partite come questa danno morale. È un momento felice, è il momento di entrare in campo convinti e senza paura”.

RIGORE CONCESSO- “Valutate voi le decisioni dell’arbitro, io ora devo rituffarmi sulla Champions per tornare a essere positivi anche lì”.

SULLA GARA- “Nel secondo tempo la Roma ci ha un po’ sorpreso con la costruzione a tre, ma ci siamo risistemati. Siamo stati bravi a stringere i denti, a soffrire e conquistare i tre punti contro un grande avversario, che su questo campo aveva fermato il Napoli. Le difficoltà in Serie A sono tante, a volte perché si affrontano rivali di qualità e a volte perché si gioca contro squadre non impegnate in Europa. Il nostro livello di gioco è superiore a tutte le altre? Non lo so, per me la favorita del campionato rimane l’Inter e credo che nemmeno la Juve sia ancora fuori dai giochi. Ciò che mi piace è che negli scontri diretti, in passato, dovevamo fare un mezzo miracolo per vincere… ora invece andiamo in campo convinti delle nostre certezze e dei nostri mezzi”.

CENTROCAMPO TOP- “Ho cinque centrocampisti di gran livello, ovvero Tonali, Bennacer, Kessie, Krunic e anche Bakayoko che sta tornando in condizione. In mezzo al campo posso ruotare, merito del club e dell’area tecnica che ha preso sia giocatori giovani che esperti”.

SU IBRA- “L’avete visto carico? Lo è sempre… io non ero un campione come lui, ma giocare in trasferta col tifo contro mi caricava ancora di più. Zlatan stasera era più attivo e sciolto nei movimenti, sta crescendo, come del resto sta facendo Giroud”.

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