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Accordo Ue-Cina: per Juncker le relazioni sono buone ma non eccellenti

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L’ Unione Europea e la Cina prevedono di accelerare sull’Accordo per gli Investimenti e “chiuderlo nel 2020” grazie alla creazione di un nuovo “meccanismo di monitoraggio politico per un continuo esame dei progressi nei negoziati”, in modo che i leader possano fare il punto “entro fine anno”. Così recita la bozza di dichiarazione congiunta Ue-Cina in fase di negoziato in vista il vertice del 9 aprile. Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk oggi al summit informerà i leader sulla reazione di Pechino.

Ue e Cina concordano di rafforzare la cooperazione per garantire “un ambiente aperto, sicuro, stabile, accessibile e pacifico nel settore delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (Tic) “promuovendo l’applicazione del “diritto internazionale e lo sviluppo di norme volontarie non vincolanti, e regole per un comportamento responsabile dello Stato nel cyberspazio”.

E’ cauto però il presidente Juncker: “la Cina è un partner e rivale, le relazioni sono buone ma non eccellenti” ha detto il numero uno della commissione europea secondo il quale restano molti nodi da sciogliere. “C’è una asimmetria sui mercati e le asimmetrie creano squilibri, non possiamo costruire legami stabili se restano questi squilibri” ha aggiunto Juncker per il quale “non c’è una concorrenza egualitaria reale tra Ue e Cina, serve un accordo sugli investimenti”.

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