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Airbus caduto in Siria: inquirenti Gran Bretagna: “bomba nella stiva”

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Gli inquirenti britannici, come ipotizzato anche dagli Usa, ritengono che l’Airbus russo precipitato nella zona centrale del Sinai sia esploso a causa di una bomba che si trovava nella stiva del velivolo.

Secondo fonti vicine alle indagini però i dati presenti sulla scatola nera che registra i parametri di volo non aiutano a stabilire le cause del disastro aereo sui cieli del Sinai. “tutti i sistemi funzionavano regolarmente. Poi, aggiungono, è avvenuto un evento che in un attimo ha fermato la registrazione di tutti i parametri”.

Intanto Londra ha deciso di annullare la sospensione dei voli e di riprendere i collegamenti con Sharm. Le misure di sicurezza saranno eccezionali: consentiti solo bagagli a mano, nessuna valigia in stiva.

Le autorità egiziane invece hanno sospeso i piani della compagnia aerea EasyJet per riportare in patria i turisti bloccati a Sharm el-Sheik: lo ha reso noto la stessa società.

E in merito all’ipotesi che il disastro aereo possa essere stato provocato da una bomba, il portavoce di Putin ha detto “Non sappiamo che dati usino i nostri colleghi britannici” per fare questa supposizione.

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