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ART-News intervista la band partenopea “Il Quarto Imprevisto”

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Si chiama “Resti” ed è il disco d’esordio della band “Il Quarto Imprevisto” che oggi vi presentiamo ad ART-News.  Un disco che racchiude dieci canzoni in cui il suono analogico si unisce al suono dell’elettronica, un album in cui viene raccontata l’eterna contrapposizione tra ragione ed emozioni. Dieci affreschi di emozioni, in cui la nuda umanità viene descritta e sezionata in un linguaggio musicale a metà strada tra cantautorato italiano e pop internazionale.

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La band “Il Quarto Imprevisto” ha origini campane, è attiva dal 2012 ed è composta da Antonio Gera (voce e chitarra acustica), Giovanni Feliciello (chitarre, synth) e vede in un secondo momento l’ingresso di Riccardo Schmitt (batteria, drumpad) e nel 2014 di Emiliano Berti (basso, contrabbasso).

 Abbiamo incontrato il front-man e fondatore della band Antonio Gera che farci raccontare la nascita e l’evoluzione di “Resti”

 Come band siete nati nel 2012 ma solamente nel 2015 arriva il disco d’esordio. Cosa vi ha portato fino a qui?

“Noi ci definiamo attivi dal 2012, ma la nostra storia inizia da più lontano ed esattamente nell’anno 2010, anche se quella è stata davvero una fase molto embrionale. Negli anni gli elementi del gruppo sono cambiati e solamente dal 2014 abbiamo avuto una forma definitiva e di conseguenza c’è stata un’evoluzione che ci ha poi portato alla realizzazione del disco d’esordio. Gran parte del tempo  è stato comunque speso  nella ricerca di un suono che convincesse tutti noi all’interno della band”.

Possiamo definire “Resti” un concept-album? 

“Non siamo legati ad un concept in particolare, in questo primo lavoro abbiamo raccontato semplicemente delle emozioni, molto spesso le nostre,in cui ci siamo messi a nudo cercando di trasformare in musica quanto sentiamo e viviamo nel quotidiano”.

Tra la ragione e il sentimento ,di cui parlate in questo disco, chi ha la meglio?

 “Le emozioni alla fine vincono sempre anche se delle volte la ragione stessa porta a fare scelte che comunque siano diverse da quello che si sente,  alla fine restiamo sempre consci di quello che realmente proviamo”

La canzone “Resti” ,che dà anche il titolo all’album, di cosa parla?

“Resti” è l’ultima canzone dell’album che abbiamo composto e attraverso di essa raccontiamo il rapporto che c’è fra un uomo e le sue debolezze, lo facciamo come una sorta di invito ad essere sempre se stessi,ad essere presenti nella propria vita e soprattutto protagonisti, anche nei momenti più bui, quando c’è qualcosa che ci indebolisce, è proprio lì che bisogna appunto restare”  .

Siete in rotazione radiofonica con ”Il nostro Inverno”. Avete dichiarato che questo brano ha segnato la svolta del vostro percorso, cosa intendevate?

“I motivi principali sono stati l’ingresso di Emiliano nella band che ha coinciso proprio con la composizione di questo brano. Da lì è accaduta una svolta non solo umana ma anche musicale. Abbiamo rivisto tutti gli arrangiamenti, il sound si è modificato a partire proprio da questo pezzo e abbiamo inserito per la prima volta l’elettronica  e poi da lì abbiamo  lavorato agli arrangiamenti di tutti i brani del disco affinché potessero risultare omogenei nel suono ”.

 

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Qual è la musica che vi ha influenzato maggiormente nella realizzazione di “Resti”?

“ Abbiamo ascolti molto variegati e diversi fra noi ma in generale per quanto riguarda il sound siamo influenzati molto dal mercato estero. Ovviamente non abbiamo dimenticato quanto di buono c’è stato in Italia fino ai giorni nostri, ma siamo partiti da cose nettamente diverse” .

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 “Il Quarto Imprevisto” proviene dall’hinterland napoletano, quest’ultimo è stato un terreno fertile per la vostra musica?

“La promozione di una band emergente che non si presenta al pubblico con delle cover ma con dei pezzi inediti, non è facile in qualunque luogo ci si trovi. L’importante è affrontare il tutto con uno spirito positivo e di speranza”

Il vostro nome da dove ha origine?

“Il nome della band è nato nel tempo ma si intuisce subito che deriva da qualcosa che ci è capitato davvero. La  nostra storia all’inizio è stata costellata da molteplici imprevisti e questo per noi ci è sembrato fin da subito essere il nome adatto e poi in realtà suona anche molto bene”

Impegni futuri?

Stiamo ancora programmando ma a breve sul nostro sito saranno disponibili le nuove date live  www.ilquartoimprevisto.it www.facebook.com/IlQImprevisto – www.twitter.com/ilQimprevisto

Carmen De Sio

c.desio@art-news.it

Twitter:CarmenDeSio

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