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“Don’t let me be misunderstood” è il nuovo singolo di Roberto Fabbri -L’intervista

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Dopo il  successo di numerose date tra Italia e Stati Uniti, da giovedì 21 maggio,  è online il video di “Don’t let me be misunderstood” , il nuovo singolo di Roberto Fabbri ispirato alla celebre cover dei Santa Esmeralda e che anticipa l’uscita del nuovo album d’inediti previsto per l’inverno.

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Roberto Fabbri è  l’unico chitarrista italiano a comparire nel “Pure Emotions – classical Guitar Love”, uno dei più importanti progetti antologici ideati e pubblicati da Sony Classical Italia per la stagione autunno-inverno 2014-2015. La raccolta, attualmente in vendita esclusiva su iTunes, racchiude i brani dei chitarristi più virtuosi del catalogo Sony Classical, fra cui Andrés Segovia e Julian Bream.

ART-News ha intervistato Roberto Fabbri  per svelarvi qualche anticipazione sul suo nuovo album d’inediti previsto per l’inverno.

Com’è nata la cover di “Don’t let me be misunderstood”?

“Qualche tempo fa mentre stavo riordinando i miei vecchi vinili, quelli che avevo comprato da ragazzo, è uscita fuori la versione dei Santa Esmeralda di Don’t le me be Misunderstood . Appena ho messo su il disco, già dalle prime note, ho pensato “devo fare una cover”.

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Cosa l’ha subito colpita di questo brano?

“Ricordo che questo pezzo  mi piacque molto, già all’epoca, per l’uso delle chitarre classiche ed essendo anch’io un chitarrista classico, ho voluto comunque arricchire questa cover una mia personale impronta. Mi sono infatti ispirato al film su Paganini con protagonista il violinista David Garrret che proprio all’inizio del film si lancia in una virtuosa esecuzione del capriccio n.5. Ecco l’idea fondere il classico con il pop, unire Paganini ai Santa Esmeralda”.

Anche la location del video è stata una sua idea?

“Il video è stato prodotto da Sony con la regia di Matteo Vicino ed il mio intento attraverso questa clip era quello di lanciare un messaggio di unione fra diverse etnie culturali e generi musicali. Essendo poi  romano ho pensato che quel ponte della capitale fosse la location migliore proprio perché credo che i ponti siano in grado di unire mentre i muri dividono. Mi sono allora consultato con lo sceneggiatore Piero Balzoni ed è nata l’idea di un musicista classico di strada con una ballerina  a cui successivamente vengono incontro dei musicisti gitani. In questo video tutto all’apparenza rimanda ad uno scontro che invece si rivelerà essere un incontro, prima fra note classiche e poi musica pop. Il tutto solo per evidenziare cosa sia in grado di fare la musica che supera ogni tipo di barriera o preconcetto».

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Possiamo svelare quale piccola curiosità in merito al suo nuovo album d’inediti?

“Al momento posso solamente dire che si tratta del mio secondo album  come solista con la Sony, dunque un lavoro per me molto importante e che sarà aperto proprio dal brano “Don’t let me be misunderstood”. Ovviamente all’interno di questo progetto ci saranno tanti momenti differenti dove suonerò con l’orchestra, suonerò con le quattro chitarre e molto altro ancora”.

 Non ha mai sentito il bisogno di usare le parole nella sua musica?

“Direi che è giunto anche per me questo momento, infatti proprio all’ interno del nuovo album saranno presenti due brani con la voce. Il primo è stato scritto sulle parole dell’Ave Maria, un testo importante in cui si sono cimentati  tutti i più grandi musicisti di musica classica ed il secondo brano è ispirato invece alla tragedia dei migranti, un tema purtroppo attualissimo e che ci riguarda da vicino ed entrambi sono cantati mia figlia Francesca Romana Fabbri. Ho voluto fortemente la sua voce perché credo sia la più adatta, lei studia lirica al conservatorio ed ho affidato a lei questi singoli, ma fra l’altro nell’ orchestra è presente anche un’altra mia figlia che studia violino al conservatorio”.

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Lei che dell’insegnamento ne ha fatto anche una missione di vita, cosa consiglierebbe ai giovani?

“Io credo che sia molto importante trasmettere ai giovani d’oggi la passione per la musica. Insegno al conservatorio ed ho scritto anche molti libri in merito perchè sono fortemente convinto che trasmettere questi valori aiuti soprattutto la crescita dei ragazzi.  Bisogna sempre stimolare gli adolescenti ma senza mai creare in loro false illusioni, attualmente infatti sono in molti a  pensare che per avere successo bisogna andare solo andare ai talent,alla stessa mia figlia anni fa lo sconsigliai e le dissi  devi andare al conservatorio e devi studiare”. 

www.robertofabbri.com

www.facebook.com/RobertoFabbriTheGuitarist?fref=ts

 

Carmen De Sio

c.desio@art-news.it

Twitter:CarmenDeSio

 

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