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Festival di Sanremo – Intervista con i Dear Jack

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Dal banco di scuola di “Amici” al palco del Teatro Ariston di Sanremo, il passo per i Dear Jack è stato davvero breve.  La band rivelazione musicale dell’ultimo anno calcherà infatti, per la prima volta, il palco della famosa kermesse canora con il brano “Il monde esplode tranne noi”. Siamo riusciti a scambiare qualche battuta con il gruppo che attualmente è impegnato nelle prove del Festival.

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I Dear Jack sono stati allievi finalisti della scorsa edizione del talent show “Amici” quest’anno invece  li ritroviamo in gara fra i “Big” della canzone italiana al 65° Festival di Sanremo. Alessio ,Francesco, Lorenzo, Alessandro e Riccardo sono i cinque componenti della rock band che in poco tempo è riuscita a scalare i vertici delle classifiche musicali vendendo, con  il loro EP d’esordio “Domani è un altro film – prima parte”, quasi 150.000 copie conquistandosi non solo il doppio disco di platino, ma anche milioni e milioni di visualizzazioni per i video dei loro brani su Youtube. Entusiasmo, gioventù, talento, determinazione ma anche tanta umiltà sono state indubbiamente queste le componenti  fondamentali che hanno contribuito a creare per la band la giusta  combinazione di successo. A dispetto allora, di chi li aveva additati di essere il solito fenomeno musicale del momento, una meteora che avrebbe calpestato rapidamente  il viale del tramonto ,i Dear Jack sono pronti a dimostrare di essere ben altro e di voler conquistare un posto nell’immenso mondo della musica.

Non è trascorso molto tempo da quando nel 2012  avete dato vita ai DEAR JACK, ed in altrettanto poco tempo siete riusciti a conquistare successo e riconoscimenti importanti. Oggi cosa significa per voi essere in gara fra i BIG al 65° FESTIVAL di SANREMO?

E’ vero il gruppo è nato nel 2012, inizialmente eravamo solo Alessio (voce) e Francesco (chitarra) facevamo altro genere musicale, più vicino al metal e cantavamo in inglese, quindi la parola Sanremo non la nominavamo nemmeno. Poi si sono aggiunti gli altri, abbiamo fatto l’esperienza del programma di ‘Amici’ che ha formato i veri Dear Jack, quelli di oggi , quelli che fanno ancora fatica a credere di dover gareggiare tra i “Campioni” della musica italiana. Gareggiare con Masini, Grignani, Nek praticamente gli artisti italiani che un tempo vedevamo solo in TV e che negli anni ’90 ci hanno fatto da colonna sonora, è una gran bella emozione. E su quel palco cercheremo di fare il meglio possibile per dimostrare che il nome dei Dear Jack è degno di stare accanto al loro.

Al Festival vi esibirete con il brano “Il mondo esplode tranne noi”. Cosa dobbiamo aspettarci, farete esplodere anche l’Ariston?

Diciamo pure che ogni persona potrà vestirsi del nostro brano come meglio preferisce. “Il mondo esplode tranne noi”  non parla solo dell’amore, ma anche dell’importanza di noi giovani in una società  che molte spesso ci sottovaluta, mentre invece la nostra generazione può davvero risollevare il mondo dal caos.

 Il vostro primo album “Domani è un altro film – prima parte” ha venduto quasi 150.000 copie. Qualche anticipazione sulla “parte seconda” ?

Il primo album ha segnato l’inizio della nostra carriera musicale, il suo successo è stato tanto bello quanto inaspettato. D’altronde siamo usciti dal programma ignari di quello che sarebbe avvenuto fuori e con “Domani è un’altro film (seconda parte)” speriamo di bissare il successo. Si tratta di un album un po’ più maturo, lavorato, ma che conserva sempre all’interno la nostra identità giovane.

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Come nascono le canzoni dei Dear Jack?

Di solito tutto parte da una bozza in finto inglese da parte di Alessio poi una volta sistemate le cose, si riscrive il testo, la si rifinisce, e la si canta . Ognuno contribuisce con il proprio arrangiamento, tutto in stile Dear Jack, fino a che non risulta un prodotto che abbia la nostra impronta.

Siete stati la prima band lanciata dal talent “Amici” di Maria De Filippi. Possiamo dire che eravate le persone giuste al momento e nel posto giusto?

Sicuramente l’esperienza ad “Amici” è stata fondamentale e ci ha fatto crescere sia dal punto di vista musicale, sia dal punto di vista umano e psicologico. Siamo veramente cresciuti dentro quella scuola e possiamo dire che dobbiamo tutto il nostro successo alle persone che hanno creduto in noi. In primis Maria De Filippi, per noi come una mamma, e poi il nostro produttore Lorenzo Suraci che ci ha tutelato come dei figli e ci ha teletrasportati nell’ambiente musicale al di fuori del programma. Sicuramente è stato il momento giusto perché ci voleva una band giovane come noi.

La vostra permanenza all’interno della scuola è stata spesso messa a dura prova. Se tornaste indietro c’è qualcosa che non rifareste o cambiereste durante quel percorso?

Le difficoltà da superare sono state tante, emotive e fisiche, ma potessimo tornare indietro rifaremmo tutto allo stesso modo perché quello che abbiamo fatto all’interno di quel percorso, ci ha portato ad essere quello che siamo ora. Quando si è convinti di una cosa bisogna sempre portarla avanti e crederci il più possibile, se lo fai poi non avrai rimorsi.

 Siete diventati famosi molto giovani. Avete già imparato a gestire la celebrità?

Premesso che non si finisce mai di imparare possiamo dire però, che stiamo facendo sicuramente molta esperienza. Certo, non è tutto così facile come può sembrare da fuori, ma abbiamo scelto noi questa vita e quindi ci prendiamo con serenità le cose positive e negative che questa comporta, perché facciamo quello che ci piace.

 A chi vi definisce il “fenomeno musicale del momento” cosa rispondete ?

Sicuramente a noi fa piacere questa nomea perché  è quella che poi ci ha portato a stare ai vertici delle classifiche a fianco dei grandi della musica italiana e non. Ovviamente non ci sediamo sugli allori e stiamo continuando a lavorare per non essere solo un “fenomeno del momento” ma una realtà musicale che duri nel tempo, cercando di prenderci anche un piccolo posto nell’immenso mondo della musica.

 Come vi immaginate da qui a 10 anni, più tranquilli o ancora più rock?

Quello che ci aspetta in futuro purtroppo (o per fortuna) non lo sapremo mai. Il nostro obiettivo principale resta quello di continuare a fare il nostro lavoro al meglio sperimentando e crescendo sempre più, conservando comunque le sfumature rock che più ci appartengono.

 Siete arrivati secondi ad Amici, ma prima in classifica. Il Festival di Sanremo potrebbe essere l’occasione di riscatto ?

Per noi è già da considerarsi una vittoria stare lì e concorrere insieme ai Big della musica italiana. Il Festival di Sanremo rappresenta una grande occasione per metterci in gioco e dimostrare quello che valiamo. Sarà una bella prova da superare e siamo ben consapevoli delle responsabilità che ci assumiamo calcando un palco del genere. Il nostro impegno sarà quello di dare il massimo sperando che la gente possa apprezzare il nostro inedito ed il nostro lavoro.

www.dearjack.it – www.facebook.com/dearjackrock  – Twitter: @ DearJackOf  – instagram.com/dearjackof

Carmen De Sio

c.desio@art-news.it

Twitter: @CarmenDeSio

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