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Governo: approvata la Legge di Stabilità 2016

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E’ finita poco prima delle 15 la riunione del Consiglio dei Ministri che ha approvato la Legge di Stabilità 2016, manovra di circa 27-30 miliardi.

Alla Finanziaria, il presidente del Consiglio ha attribuito lo slogan “L’Italia con il segno più‘”, nel corso di una in conferenza stampa partita con il cordoglio per le vittime degli eventi del maltempo.

Presentando il testo, Renzi ha sottolineato che “per la prima volta nella storia repubblicana con il nostro governo le tasse vanno giù” e ha citato gli interventi quali il bonus da 80 euro, il taglio di Imu e Tasi e gli interventi su Ires e Irpef già definiti o in arrivo nei prossimi anni.

Nella sua introduzione, il premier ha parlato di un taglio dell’Ires, la tassa sui profitti delle imprese, al 24% dal prossimo anno.
L’anticipo rispetto al calendario iniziale, che prevedeva il taglio dal 2017, dipende però dall’ok Ue allo sfruttamento dei margini sull’emergenza migranti: “Se ci sarà questa clausola, saremo ben felici di usarla per l’Ires e ulteriori interventi sull’edilizia scolastica“.

Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha aggiunto: “Questa manovra porta un notevole abbattimento delle tasse, sulla prima casa ma anche sull’attività dell’impresa: abbattiamo le tasse su tutto il campo“.

Nel dettagliare il testo, il premier è tornato a fare uso delle slide per spiegare gli interventi. A cominciare proprio dall’abolizione delle tasse sulla prima casa, per poi annunciare un intervento straordinario sulle case popolari di efficientamento energetico ed edilizio.

Sulla sanità è stato confermata la dotazione del fondo di 111 miliardi, contro i 113 attesi.

Il testo dovrà ora passare all’esame del Parlamento e di Bruxelles; l’Europa avrà tempo fino alla fine di novembre per dare l’ok, ma se dovesse chiedere modifiche sostanziali (come avvenuto nei giorni scorsi per la Spagna) si farà sentire nel giro di un paio di settimane.

Già il vicepresidente Valdis Dombrovskis è tornato a farsi sentire in riferimento all’annunciata abolizione della tassazione sulla prima casa perché “l’azione decisa dal governo italiano non va in questa direzione: dovremo discutere con le autorità italiane per capirne le ragioni“.

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