Governo di Tobruk: “Navi da guerra italiane in acque libiche, reagiremo”. Roma nega
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Il governo libico di Tobruk condanna “con fermezza la violazione delle proprie acque territoriali” dopo l’ingresso ieri di tre navi da guerra italiane nei pressi delle coste di Bengasi a circa 55 km a est della città.
Il governo libico “non esiterà a ricorrere a tutti i mezzi che gli consentano di proteggere le sue frontiere”. Tobruk invita l’Italia “ha rispettare i trattati firmati tra i due Paesi”. Secondo quanto fa sapere il capo di Stato maggiore libico Saqr Geroushi, fa sapere che l’aviazione di Tobruk ha fatto “decollare ieri in tarda serata i suoi caccia militari per monitorare l’attività delle navi da guerra italiane”
Roma respinge al mittente le accuse. “Nessuna nave militare italiana ha violato le acque antistanti Bengasi, in Libia”. Anche il ministero della difesa replica “La notizia diffusa da fonti libiche è falsa. Tutte le navi militari italiane presenti nel Mediterraneo operano in acque internazionali rispettando i limiti stabiliti dai trattati”.
