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Il futuro dell’orsa Jj4

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Si torna a parlare dell’orsa Jj4. L’animale, è stato catturato e trasferito nel centro faunistico Casteller ed è anche stata separata dai suoi piccoli. Maurizio Casiraghi, professore di Zoologia all’Università di Milano Bicocca: «Di solito i cuccioli di orso stanno con la madre fino a 4 anni. Se questi hanno effettivamente 2 anni ce la possono fare, anche se per loro non è la situazione ideale». E proprio per la presenza dei piccoli «sicuramente Jj4 era spaventata», sostiene Casiraghi, il giorno dell’incontro con il runner.

Tesi quest’ultima confermata anche dal direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Luciano Sammarone: «Gli orsi quando sentono l’uomo scappano, non siamo le loro prede». Il direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo è «contrario all’abbattimento di Jj4». Il destino dell’orsa si conoscerà soltanto alla luce di quella che sarà la decisione del Tar l’11 maggio.

In una nota il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin scrive: “La soppressione dell’orsa Jj4 non può essere una vendetta. Ucciderla non ridarà la vita al giovane runner, come ha sottolineato con parole di grande umanità la madre della vittima. Ma va considerato che il ripetersi reiterato delle aggressioni agli umani e agli animali, ha comunque reso evidente che la gestione degli orsi in Trentino è diventata problematica, e che va rivista tutta la materia, per assicurare sicurezza a residenti e turisti. Va inoltre considerata seriamente l’ipotesi del ricollocamento all’estero di gruppi di esemplari”. Sull’orsa Jj4, aggiunge, “la decisione finale spetta nel caso specifico al presidente della Provincia”.

Al contempo, sempre il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, convoca un tavolo tecnico sull’emergenza orsi in Trentino e diffonde ancora in una nota: “Da ministro posso solo esercitare una funzione di indirizzo che non può che basarsi peraltro sul parere scientifico dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, delegata a questa funzione. Parere che contempla tra le misure possibili, in situazioni di estremo pericolo, anche la soppressione degli animali”. “Occorre sedersi attorno a un tavolo e valutare le soluzioni migliori da adottare col conforto del parere degli esperti”

Intanto il presidente della Provincia di Trento ha firmato anche l’ordinanza di abbattimento dell’orso Mj5, che ha aggredito un uomo in valle di Rabbi, il 5 marzo. Il Trentino attualmente conta oltre 100 orsi: un numero eccessivo per il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti:”Abbiamo almeno 70 esemplari in eccesso. Il ministero dell’Ambiente ci dica dove trasferirli o ci autorizzi ad abbatterli. Se abbiamo il via libera inizio subito”, afferma in vista del suddetto tavolo tecnico convocato per venerdì 21 aprile prossimo venturo da Gilberto Pichetto Fratin, dopo che il runner 26enne Andrea Papi è stato aggredito ed ucciso.
“Il progetto ‘Life Ursus’ – sottolinea Fugatti – deve tornare ai numeri originari, non più di 50 orsi per il Trentino. Noi oggi ne contiamo più di cento. Si tratta di un numero insostenibile per il nostro territorio”

Arrivano prontamente le dichiarazioni di Claudia Taccani, Avvocato e Responsabile “Sportello Legale” dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA): “In seguito alla cattura dell’orsa JJ4, OIPA Italia ha mandato una diffida alle Autorità competenti per non abbattere il plantigrado. Sono state proposte delle misure alternative ed è necessario ricostruire la dinamica dell’incidente. L’orsa JJ4 era oltretutto in compagnia dei cuccioli. Ed ecco perché OIPA Italia ha inviato anche un’istanza di accesso agli atti per conoscere i fatti con esattezza. Chiediamo di mettere in pratica, inoltre, tutte le misure preventive per garantire una sicura e corretta convivenza tra cittadini e fauna selvatica”.

Non tardano ad arrivare anche le affermazioni del presidente Gianluca Felicetti della Lega Antivivisezione (LAV), durante una conferenza stampa a Trento: “La Lega Antivivisezione (LAV), assieme ad attivisti, volontari e tutta l’Italia civile, continuerà a opporsi a chiunque dichiara guerra agli animali, peraltro violando le normative in vigore”.

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