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Inflazione, a ottobre rallenta sul carrello della spesa. Aumentati i tassi di interesse sui nuovi mutui

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L’Istat rileva un ulteriore rallentamento in termini tendenziali dei prezzi dei beni alimentari a ottobre, per la cura della casa e della persona, da +8,1% a +6,1% e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, da +6,6% a +5,6%.

L’Istituto spiega spiegando il ridimensionamento dell’inflazione, scesa ad ottobre all’1,7% tendenziale, si deve soprattutto alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari, il cui tasso tendenziale scende al +6,3%, esercitando un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+6,1%).

L’Istat rivede a ribasso anche le stime dell’inflazione. “A ottobre l’inflazione evidenzia un netto calo, scendendo a +1,7%, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). La drastica discesa del tasso di inflazione – si precisa – si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto”.

Aumentati i tassi di interesse sui nuovi mutui. Secondo il rapporto mensile dell’Associazione bancaria italiana infatti a ottobre si è arrivati al 4,37% contro il 4,21% di settembre. Aumentano anche i tassi sulle operazioni di finanziamento alle imprese (5,45%) e sul totale dei prestiti (4,7%).

L’Abi sottolinea poi che la crescita economica rallenta deprimendo la domanda di prestiti, che restano comunque superiori ai livelli pre-Covid. Il vice direttore generale Gianfranco Torriero spiega inoltre che “anche la Banca d’Italia segnala come le imprese stiano rivedendo i piani di investimenti, vista la politica monetaria della Bce e le prospettive dell’economia”.

Secondo l’Abi inoltre aumentano leggermente i tassi sui conti correnti delle banche, cresciuti allo 0,51% rispetto allo 0,47% di settembre.

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