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La Grecia non paga e le Borse vanno giù

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Avvio in calo per la Borsa di Milano, che segna -1,15%. In ribasso anche Parigi e Madrid.

In Spagna pesa sul risultato anche l’esito delle elezioni regionali, che segnano l’avanzata di Podemos. In rialzo lo spread tra il Btp e il Bund tedesco che segna 124 punti sull’onda delle incertezze per la situazione in Grecia. Il tasso di interesse del titolo decennale italiano è all’1,84%.

Intanto cresce la paura per il possibile default della Grecia e sulla tenuta dell’Euro. Atene ha annunciato di non poter far fronte alle rate del prestito concesso dal Fondo Monetario e dall’ex Troika.

Il governo di Atene con le parole del ministro dell’Interno Nikos Voutsis ha detto chiaramente: “Non abbiamo soldi per pagare il fondo monetario. Le quattro rate per il Fmi in scadenza a giugno ammontano a un miliardo e 600 milioni di euro. Questo denaro non sarà versato, perché non c’è”. Anche se il ministro dell’Economia Yanis Varoufakis ha subito chiarito: “L’uscita della Grecia dall’Euro – Grexit – sarebbe l’inizio della fine della moneta unica”. Lo stesso ha poi argomentato così l’incapacità di Atene di far fronte agli impegni: “Negli ultimi quattro mesi, la Grecia non ha dovuto solo gestire il pagamento di stipendi e pensioni, ma ha dovuto estrarre il 14% del Pil per rispettare gli impegni con i creditori internazionali. Ad un certo punto non saremo più in grado di farlo”.

Per il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble non ci sono altenative: “La Grecia deve dare ciò che ha promesso. Si è impegnata a rispettare questo programma il 20 febbraio e quindi non abbiamo bisogno di parlare di alternative. Il Paese ha abbastanza lavoro per rispettare ciò che ha promesso” ha concluso.

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