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La morte della pallavolista Julia Ituma: è giallo sul telefono

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S’infittisce il giallo della morte della pallavolista Julia Ituma. Atteso il rientro della salma in Italia. Mentre martedi 18 aprile alle 11 verranno celebrati i funerali a Novara nella chiesa di San Filippo Neri al quartiere della Bovisasca: la parrocchia dove Julia iniziò a giocare a volley. Nel frattempo, la Igor Novara di pallavolo smentisce l’esistenza di un messaggio di addio della ragazza alla squadra. Smentita anche l’esistenza di un ragazzo che avrebbe parlato e litigato con Julia, salvo poi mandare messaggi alle compagne per accertarsi delle sue condizioni.

I nuovi esami. Effettuata l’autopsia sul corpo di Julia ora si attende l’esito; mentre gli esami tossicologici sono da completare. Nel frattempo, mamma Elizabeth ha lasciato Istanbul per tornare a Milano. E dichiara: “Non mi sono mai accorta assolutamente di niente, lei non parlava di sé stessa se non in termini positivi. E ora io sono piena di sensi di colpa”. Poi sul giallo del telefonino dice: “Il telefono l’ho acceso ma dentro non c’era più niente. Cancellati gli sms, la rubrica, e i messaggi WhatsApp. Anzi, sparita anche la app di WhatsApp”.

Mamma Elizabeth dunque è disperata: la sua Julia non c’è più e il vuoto è incolmabile. Vuole capire, vuole sapere il perché di tutto questo, ne ha diritto. A proposito del giallo del telefono c’è da dire che è stato prima sequestrato dalla polizia e poi riconsegnato al personale del consolato italiano a Istanbul.

I fatti e il mistero del cellulare. Ricordiamo che Julia Ituma è stata trovata morta verso le 5:30 di giovedì mattina dopo essere precipitata da una finestra del sesto piano dell’hotel Burhan Felek Sports Hall di Istanbul dove soggiornava con la Igor Novara. E sua madre aggiunge: “Gli inquirenti hanno sicuramente copiato il contenuto del telefonino per capire con chi ha parlato e chattato prima di morire”. Sono previsti nuovi sviluppi a breve.

 

 

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