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Manovra, via libero definitivo alla Camera con 313 sì

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Con il sì definitivo della Camera la manovra economica diventa legge. Con 313 voti a favore e 70 contrari Montecitorio ha dato il via libera alla legge di bilancio 2019. Il governo quindi scongiura l’esercizio provvisorio di bilancio e porta a casa il risultato dopo un iter tortuoso, caratterizzato da frizioni interne all’esecutivo, polemiche con le opposizioni e momenti di tensione con l’Ue. La palla passa ora al Quirinale per la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Abbraccio tra il premier Giuseppe Conte e i ministri dopo la proclamazione. “Sono soddisfatto dell’approvazione della manovra”, ha detto il presidente del Consiglio secondo cui gli italiani si accorgeranno “presto, presto” degli effetti positivi della cosiddetta “manovra del popolo”. Anche il vicepremier Luigi Di Maio si è detto “soddisfattissimo”. La manovra approvata dal Parlamento “è quella che tutti abbiamo voluto”, ha commentato il ministro dell’Economia Giovanni Tria, che in giornata ha smentito le voci di sue possibili dimissioni.

Protestano invece le opposizioni. Dopo le forti polemiche al Senato e Montecitorio, sfociate quasi nello scontro fisico, buona parte dell’opposizione, dal Pd a Leu, ha deciso oggi di non partecipare all’ultimo passaggio della legge di bilancio a Montecitorio. “Rimarremo in quest’aula per il rispetto che portiamo al tempio della democrazia che è il parlamento, ma non parteciperemo al voto, non vogliamo essere i vostri complici in questo disegno”, ha detto il deputato Pd, Emanuele Fiano. Il malumore va avanti da giorni perché non si è discusso il merito del testo perché sottoposto a fiducia in entrambe le Camere. Ieri i deputati di Forza Italia hanno indossato delle pettorine azzurre, con scritte come “Giù le mani dal non profit” e “Basta tasse”. Il Pd ha organizzato davanti a Montecitorio una manifestazione di protesta.

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