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Marino contro Renzi: “La verità è che voleva Roma e se l’è presa”

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Il presidente del consiglio Matteo Renzi durante la trasmissione televisiva "Porta a Porta" condotta da Bruno Vespa, Roma, 16 giugno 2015. ANSA/ANGELO CARCONI

Dopo le dimissioni e la bufera che ne è seguita, Ignazio Marino attacca Matteo Renzi: «Io sono stato eletto e lui no. La verità è che voleva Roma sotto il suo diretto controllo e se l’è presa. Sono pronto a ricandidarmi se ci saranno le primarie».

L’ex primo cittadino della Capitale pubblica sulla sua pagina Facebook parole forti nei confronti del Premier accusandolo di aver mancato di rispetto non solo a lui ma anche ai centinaia di cittadini che lo hanno votato alle primarie, dimostrando nei suoi confronti sfiducia ancor prima che il chirurgo presentasse le sue ufficiali dimissioni dall’incarico, definendo il suo mandato in Campidoglio ‘ in bilico’.

Una vera e propria operazione di ‘killeraggio’, per mettere le mani su quella che l’ex Sindaco di Roma chiama “La sua città”. Il Presidente del Consiglio, come segretario del partito, dopo le dimissioni di 19 consiglieri del Pd, ha sostituito con un prefetto il sindaco.  «Assistiamo a una pericolosa bulimia da potere, che elimina gli anticorpi democratici. Il messaggio è chiaro: chi non si allinea, chi non ripete a pappagallo i suoi slogan viene allontanato o addirittura bandito», ha dichiarato Marino.

L’ex primo cittadino ha inoltre chiarito le sue posizioni sullo scandalo legato agli ‘scontrini’, sostenendo di non aver in nessuna occasione utilizzato denaro pubblico per scopi privati.
E sul funerale del boss dei Casamonica ha risposto: «Lo spazio aereo di Roma lo controlla il sindaco della Capitale? Mette la contraerea sul Campidoglio e controlla i radar?».

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