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Meloni e Mattarella a colloquio: giustizia, Ucraina e Nato al centro del dialogo

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Un incontro cordiale, costruttivo e ad ampio raggio. Così è stato definito il colloquio tra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, andato in scena ieri (13 luglio) nello studio alla Vetrata dopo il Consiglio supremo della Difesa che si è tenuto al Quirinale. Tanti i temi toccati: dalla riforma della Giustizia (oggetto di polemiche nei giorni scorsi) alla guerra in Ucraina, fino ai rapporti con la Nato.

Via libera alla riforma della Giustizia. Quello della Giustizia era uno dei temi fondamentali da affrontare per Meloni e Mattarella, con la riforma che attende il via libera per l’invio alle Camere. Un via libera che dovrebbe arrivare nelle prossime ore, poi spetterà a Camera e Senato sciogliere i nodi. Il Quirinale sarà poi chiamato a una nuova verifica prima della promulgazione. In questa logica il capo dello Stato avrebbe sondato la premier per capire fino a che punto ci sia una disponibilità ad aprire un confronto con le toghe su alcuni punti del ddl.

Ucraina e Nato. Anche se il focus dell’incontro era sulla riforma della Giustizia, Meloni e Mattarella hanno dialogato della guerra in Ucraina. Hanno parlato di come raggiungere la pace, soprattutto, della posizione dell’Italia – che resta sempre la stessa, ossia continuare a supportare Kiev – e della Nato con attenzione sull’Africa. A proposito di quest’ultimi punto, “L’Italia – si legge in una nota diffusa a margine dell’incontro – intende assumere una forte iniziativa per richiamare l’attenzione piena dell’Unione europea e della Nato sull’Africa per promuovere il consolidamento politico, sociale ed economico di quel Continente, senza il quale non è possibile garantire la sicurezza dell’Ue e quindi della Nato stessa”.

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