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Milan, versione estiva e non solo per il caldo: a Parma gara in stile pre campionato

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Ci si aspettava una gara diversa dal Milan contro il Parma ed invece arriva una prestazione da ultimo piazzamento per l’Europa League

Milan in versione estiva quello sceso in campo al Tardini, la squadra di Gattuso veste i panni di chi ha già la qualificazione Champions aritmetica o meglio di chi ha già vinto il campionato. Pronti via si intuisce subito che sarà una gara sulla falsa riga delle precedenti, il Milan è meno basso del solito ma la porta non la vede quasi mai, la vede invece il Parma con Donnarumma chiamato all’intervento in extremis, per il quale Valeri deve richiedere ausilio al Var ma senza controllare lui stesso. Il primo tempo termina in parità con un Parma leggermente più brillante, fa caldo in Emilia, questo abbassa i ritmi ma non giustifica il fatto che il Milan dopo il goal di Castillejo non riesca a chiudere la gara, complice anche un’errata segnalazione di fuorigioco, ai danni del raddoppio di Cutrone. Bruno Alves trova il goal del pari grazie ad un’invenzione di Valeri che vede un fallo di Borini su Sprocati al limite dell’area e a Donnarumma che non vede nemmeno partire il tiro dell’avversario. Nel finale è il Parma ad attaccare a dimostrazione che il Milan non ne ha più, qualora ne avesse mai avuta. 

GATTUSO- L’espressione di Gattuso nel post partita la dice lunga sulla situazione in generale, la testa è talmente bassa che gli occhi si vedono a fatica, nonostante la grande onestà intellettuale del tecnico rossonero, caratteristica che più volte abbiamo sottolineato, l’unico forse in Serie A ad attaccare la propria squadra senza cercare alibi: «C’è il rimpianto per la vittoria sfumata ma oggi non abbiamo fatto una grandissima prestazione. Siamo stati fortunati a trovare il vantaggio poi abbiamo commesso un’ingenuità sul loro pareggio. Ci teniamo questo punto”. Rino Gattuso analizza così l’1-1 del Milan a Parma. “Mi aspettavo di più, sapevamo le difficoltà nell’affrontare il Parma, una squadra fisica. Hanno avuto più rabbia di noi. Ora dobbiamo guardare avanti».

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