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Milano, cavo d’acciaio teso in strada: preso uno dei due complici del 24enne in carcere

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E’ stato fermato uno dei due complici di Alex Baiocco, il 24enne milanese già in carcere per aver teso, alle 2 dello scorso 4 gennaio, un filo di acciaio ad altezza d’uomo in viale Toscana a Milano, mettendo in pericolo la vita di automobilisti, motociclisti e ciclisti. Il fermo per blocco stradale è stato eseguito nella notte del 7 gennaio a Monza dai Carabinieri della Compagnia Monforte di Milano. Il giovane, Michele Di Rosa, 18 anni, intorno a mezzanotte si è presentato in questura a Monza con il suo avvocato, dopo aver appreso dai media di essere stato identificato. E’ stato portato in carcere sempre nel capoluogo brianzolo. Resta da rintracciare il terzo ragazzo.

Sarebbe stato Di Rosa a noleggiare lo scooter elettrico, con cui, insieme al terzo ragazzo, ancora ricercato, si è allontanato dopo aver teso il cavo. Il provvedimento di fermo ora dovrà essere convalidato dal giudice del tribunale di Monza.

Le informazioni sugli altri due autori del gesto sarebbero state fornite agli inquirenti dallo stesso ventiquattrenne, che era stata arrestato in flagranza. Successivamente, gli approfondimenti investigativi dei militari del Nucleo operativo della Compagnia Monforte avevano portato alla quasi certa identificazione di entrambi i membri mancanti del terzetto.

La Procura di Milano inizialmente aveva contestato a Baiocco i reati di strage, attentato alla sicurezza dei trasporti e blocco stradale ma il gip Domenico Santoro ha ritenuto di accogliere l’accusa di blocco stradale. La stessa per cui ora è stato fermato Di Rosa.

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