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Mixed zone, Inzaghi: “Ci abbiamo provato, ora la Champions che qui manca da 13 anni”

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Serie A, turno numero 33, il programma prevede le gare Atalanta-Brescia, Sampdoria-Cagliari, Bologna-Napoli, milan-Parma, Lecce-Fiorentina, Roma-Verona, Sassuolo-Juventus, Udinese-Lazio, Torino-Genoa e Spal-Inter. Andiamo a vedere quello che ha detto Inzaghi a Sky, al termine della gara pareggiata 0-0 con l’Udinese, occasione sprecata, dato il 3-3 della Juventus con il Sassuolo.

OBIETTIVO CHAMPIONS- “Rammarico? Ci abbiamo provato fino alla fine in tutte le maniere, soprattutto nel primo tempo che eravamo più lucidi nelle scelte. Nel secondo tempo potevamo fare meglio, ma è venuta fuori la stanchezza e l’Udinese era sempre pericolosa con le ripartenze. Però era una partita che avremmo dovuto vincere, ma purtroppo in questo momento va così, dobbiamo andare avanti, ci mancano ancora tre punti per la Champions che qui manca da 13 anni, siamo vicini e dobbiamo andare avanti pensando già alla Juventus”. 

UNA GRANDE STAGIONE- “Sappiamo tutti cosa abbiamo dovuto passare dalla ripresa ma nulla toglie alla grande stagione che hanno fatto questi ragazzi, che hanno vinto una Supercoppa, hanno lottato fino a 10 partite dalla fine per lo scudetto e sono vicini a un traguardo che manca da dal 2007. Poi certo che guardandoci indietro a partite come stasera uno pensa che tutti gli indisponibili avrebbero fatto la differenza, ma purtroppo non ci sono. Abbiamo pagato tanto la sosta forzata ma a questi i ragazzi non potrò mai dire nulla.”

CONFRONTO SERENO-  È stato scritto e detto di tutto, ma è stato un confronto molto sereno. Il presidente è una persona sempre obiettiva che guarda la realtà ed è normale che essendo il proprietario voglia sapere le cose, ma siamo ancora la terza squadra che corre di più. Io penso che il nostro unico problema è che purtroppo giocando sempre con gli stessi uomini non abbiamo la lucidità necessaria: eravamo la miglior difesa e non lo siamo più, avevamo perso due volte e ora quattro. Non sono alibi, però è normale che non avendo rotazioni non abbiamo la lucidità, in queste 7 partite abbiamo sbagliato tante scelte che prima non sbagliavamo”.

Per un Inzaghi rassegnato c’è un Sarri preoccupato che anche prima della gara con il Sassuolo aveva lanciato un monito di attenzione a non abbassare la guardia contro una delle squadre più in forma del campionato.

MANCA CONTINUITÀ- “Un allenatore pretende continuità, ma in questo momento faCciamo fatica ad averla sia fisicamente, sia mentalmente. Sta succedendo un po’ a tutti, tranne rare eccezioni. Abbiamo dei momenti ottimi all’interno dei match e dei momenti di passività difficili da capire. Lo scudetto? Dobbiamo fare nove punti nelle prossime partite, senza fare calcoli”. 

Di diverso colore invece l’espressione di Pioli al termine della gara con il Parma, se questa fosse una nuova stagione, il Milan sarebbe tra le prime in classifica, al momento invece lotta con la Roma per il quinto posto europeo.

MEGLIO CON KESSIE- “E’ stata una partita complicata, lo sapevamo già ma abbiamo avuto una grande reazione nella ripresa. Kessie? Io e Franck all’inizio non ci siamo capiti, abbiamo avuto qualche difficoltà di rapporto. Ora che ci siamo capiti meglio sta dimostrando di essere un giocatore di livello altissimo”.

 

 

 

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