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Palazzo crollato a Miami, continuano le ricerche ma ancora 159 dispersi 

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Continua la disperata ricerca dei dispersi tra le macerie dell’edificio di 12 piani crollato ieri nella zona di Surfside a Miami, ma ormai le speranze di trovare qualcuno ancora vivo sono davvero scarse.  Le ricerche sono proseguite per tutta la notte con oltre 130 vigili del fuoco impegnati a scavare tra le macerie ai quali si è aggiunto personale proveniente da Israele e Messico. Un medico della squadra di soccorso di Miami, Howard Lieberman, ha spiegato alla Cnn: “Ieri avevo sentito bussare, c’era un po’ di rumore, che era proseguito per un po’ ma poi si è dissipato”. Al mattino ai soccorritori che continuano a scavare tra le macerie

Sono oltre 100 le persone ritrovate tra coloro che vivevano nel condominio, 159 i dispersi. Lo ha reso noto nell’ultimo briefing di aggiornamento Daniella Levine Cava, sindaco della contea di Miami-Dade.

Fra i dispersi  c’è anche l’avvocato Claudio Bonnefoy Bachelet, zio della Alto Commissario per i Diritti umani dell’Onu, Michelle Bachelet che viveva con la moglie Maricoy Obias-Bonnefoy al decimo piano dell’edificio crollato. Intanto il quotidiano La Tercera di Santiago del Cile ha aggiornato il numero dei latinoamericani dispersi che, secondo gli ultimi calcoli sarebbero 31. Sulla base di informazioni dei differenti consolati, si tratterebbe di nove argentini, sei paraguaiani, sei colombiani, sei venezuelani, tre uruguaiani e un cileno. Tra gli abitanti dell’edificio ci sarebbe anche la sorella della first lady del Paraguay e 20 cittadini israeliani.

Scene che a molti testimoni oculari hanno ricordato l’11 settembre: un palazzo di 12 piani che crolla come un castello di sabbia nella notte mentre decine di residenti stanno dormendo, un boato di 30 secondi simile ad un tuono e poi una nuvola di fumo, un cumulo di macerie, gente che urla e che scappa.

Ancora ignote le cause dell’incidente: “E’ difficile immaginare come sia potuto accadere, gli edifici non cadono giù da soli”, ha così sottolineato il primo cittadino. Informato dell’accaduto anche il presidente Joe Biden, che ha parlato con le autorità locali e statali.

Il crollo ha interessato un condominio a forma di L costruito nel 1981 con oltre 130 unità, di cui circa 80 occupate. A collassare è stata una delle tre ali, con i balconi e i pavimenti degli appartamenti che cadevano uno sopra l’altro, come un castello di carte. Le immagini delle videocamere di sorveglianza dell’area, mostrate dai network americani, sono impressionanti e lasciano poche speranze di trovare altri sopravvissuti, oltre ai 35 già estratti dalle macerie. Tra loro anche un ragazzo, il cui salvataggio è stato trasmesso in diretta dalle tv.

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