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Parigi, riapre il Bataclan. Sting: “Non dimenticheremo”

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Un minuto di silenzio. Poi, a un anno dagli  attentati terroristici  che hanno sconvolto  Parigi, la musica è tornata a suonare al  Bataclan, nel teatro dove novanta persone persero la vita. “Stasera abbiamo due compiti: onorare i morti e ricominciare la vita. Non li dimenticheremo” ha detto  Sting  sul palco, prima di intonare la sua  “Fragile”. Imponente il dispositivo di sicurezza con decine di agenti dispiegati e con il blocco del traffico nella zona.

Nessuna traccia dell’orrore del  13 novembre 2015.  La struttura costruita nel 1865 è stata interamente rifatta, un cantiere durato oltre otto mesi per rifare l’identica scenografia.

Un grande rito collettivo a cui hanno preso parte 1.500 spettatori tra cui superstiti e famiglie delle vittime. “Essere qui è un dovere”, dice Aurèlien, un cuoco francese di 25 anni, tornato nel luogo in cui ha perso la vita il suo migliore amico. “Voi non potete immaginare che cosa sia stato”. Emblematico il commento di Henry : “Il grande messaggio di questa sera è che la vita vincerà. Le democrazie non saranno battute dai retrogradi”.

“Merci Bataclan” così Sting ringrazia tutti. La gente applaude, piange. Un’ultima canzone. Il cantante è sul palco da solo alla chitarra.  The empty chair, dal nuovo album, dedicata a James Foley, fotografo ucciso in Siria. “E a tutte le persone che hanno perso una persona cara”, aggiunge l’artista britannico. Le luci si spengono. La gente grida “Merci Sting, Merci Bataclan”.

Oggi il Bataclan resterà chiuso in segno di lutto. È prevista una cerimonia con le autorità, verrà svelata una targa con le iniziali delle 90 vittime. Ci saranno anche gli Eagles of Death Metal ma fuori dalla sala. Al Bataclan non sono più i benvenuti, ha fatto sapere la direzione del teatro dopo che il cantante della band ha ipotizzato complicità degli agenti della sicurezza nell’attacco.

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