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Proteste a Mosca, centinaia di fermi: in arresto lʼattivista Sobol

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Sono più di 300 le persone fermate dalla polizia russa a Mosca, dove sono in corso proteste non autorizzate contro Vladimir Putin. Lo fa sapere su Twitter la ong OVD-Info.

Decine di manifestanti sarebbero stati caricati sulle camionette a piazza Pushkinskaya, nel centro della capitale e prima delle manifestazioni gli agenti hanno fermato Lyubov Sobol, fedelissima del leader dell’opposizione Alexei Navalny e “madrina” dei cortei che si stanno snodando lungo i boulevard, dove tutte le attività commerciali sono chiuse, probabilmente su ordine delle autorità.

Sobol è stata fermata mentre dal suo quartier generale si stava recando, in taxi, verso le manifestazioni. “Perché avete i caschi, avete paura di una ragazza al 20esimo giorni di sciopero della fame?”, ha chiesto Sobol ai poliziotti. Gli agenti l’hanno quindi caricata a forza, facendola scendere dal taxi, su una camionetta della polizia.

La 31enne fedelissima di Alexei Navalny a raccolta i sostenitori dell’opposizione moscovita chiedendo di sfilare pacificamente lungo l’anello dei boulevard della capitale russa, ovvero la storica circonvallazione interna. Circa 15mila persone si sono dette interessate sulla pagina Facebook dell’evento.

Quasi tutte le figure di spicco dell’opposizione, come Navalny o Ilya Yashin, sono state fermate sabato scorso e condannate all’arresto amministrativo.

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