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Rassegna: le parole di Ronaldo scuotono il mondiale a pochi giorni dal via. Maldini, il mercato la priorità rossonera

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Rassegna stampa di venerdì 18 novembre, ancora pochi giorni al fischio d’inizio del mondiale più insolito della storia, al momento ad accendere i primi fari ci pensa Cristiano Ronaldo con l’attesa intervista che ormai aleggiava nell’aria da giorni. Ovviamente niente di scontato, tutte parole che probabilmente sentiremo a lungo, durante il corso della manifestazione. L’intervista di Ronaldo a Piers Morgan non esclude, ovviamente, le bordate del portoghese rivolte direttamente a Erik Ten Hag, come riportato da Sportmediaset.

COSA È SUCCESSO CONTRO IL TOTTENHAM- “L’allenatore mi ha detto che dovevo aspettare la mia occasione. Lo capisco, ma non puoi trattarmi come gli altri . Se mi mette in campo solo tre minuti mi sento preso in giro. Non nascondo che il rapporto con l’allenatore non va bene. Non mi rispetta, è per questo che in quell’occasione me ne sono andato”.

PENTITO- “Sarò onesto, mi sono pentito di aver lasciato lo stadio contro il Tottenham. O forse no. È difficile da capire, ma diciamo che mi dispiace. Però mi sono sentito provocato da Ten Hag. Non esiste che un allenatore mi faccia giocare solo tre partite. Mi dispiace, non sono quel tipo di giocatore. Quando sono arrivato al Manchester United sono sempre stato disponibile ad aiutare la squadra a far bene, ma è difficile quando ti tagliano le gambe, non gli piace che tu brilli e non ascoltano i tuoi consigli”.

ARSENAL- “Se il Manchester United non dovesse vincere la Premier sarei felice se ci riuscisse l’Arsenal. Sono una squadra che mi piace veder giocare, mi piacciono i giocatori e l’allenatore. Hanno un buon gruppo”.

GIOCARE CON MESSI- “Io e Leo insieme? Tutto è possibile. Di sicuro venderemmo tante maglie… Non siamo mai andati a cena insieme, ma mi piacerebbe. Messi è un calciatore incredibile, magico. Dividiamo il palcoscenico da 16 anni e abbiamo un grande rapporto. Non siamo amici, ma è come un compagno di squadra, uno che rispetto per come parla con me, per come sua moglie parla della mia compagna. Posso dire solo ottime cose di Messi. Il miglior giocatore che abbia visto, con Zidane”.

UNA PROMESSA- “Se il Portogallo vince il Mondiale, non mi importa chi segna. Una finale con l’Argentina di Leo? Se vinciamo 3-2 e io segno il gol decisivo mi ritiro all’istante”.

TUTTO VERO- “Sono il giocatore con lo stipendio più alto della storia della Premier e la stampa scriveva che nessuno mi voleva. Chi non vuole uno che segna 32 gol? Abbiamo parlato con Sporting e Napoli, ma sono rimasto in Inghilterra. È vero: ho rifiutato 350 milioni dall’Arabia”.

Non solo Ronaldo, a pesare sulle pagine odierne ci sono anche le parole di Maldini a Sky Sport, forte di una situazione decisamente favorevole al Milan

Paolo Maldini è tornato a parlare, l’argomento è chiaramente quello dei rinnovi di contratto in casa Milan e, in particolare, si è soffermato su quello di Rafael Leao di Ismael Bennacer, entrambi in scadenza nel 2024: “Nel caso di Leao l’idea era di chiudere prima del Mondiale e non è stato possibile. Per quanto riguarda Bennacer avremo occasione di parlare con lui e con i suoi agenti in questi giorni”.

SU IBRA- “Abbiamo rinnovato il contratto con un’idea precisa: averlo con noi per il ritiro di Dubai e speriamo in campo a gennaio. Questo è l’obiettivo”.

RIFLESSIONI- “Questo premio è una soddisfazione, anche se non sono proprio un direttore sportivo. La mia è una figura che non c’è in tutte le squadre, si associa in parte a quella del ds e in parte a quella del responsabile dell’area tecnica. Una figura diversa che mi sono cucito un po’ addosso”. Maldini ha parlato a margine dei Globe Soccer Awards, cerimonia nella quale è stato premiato come miglior direttore sportivo dell’anno insieme a Frederic Massara.

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