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Rassegna: verso Lazio-Juve tra infortuni e speranze con qualche frecciata alla nazionale. Milan avanti con Ibra e Pioli. Parla il tecnico

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Rassegna stampa di giovedì 18 novembre, tante le curiosità raccontante dalle prime pagine odierne ma c’è anche qualche notizia relativa al prossimo turno di campionato e al calcio mercato che lentamente si avvia alla fase di chiusura relativa al periodo di gennaio. Settimana piena quella in corso, chiuso il capitolo nazionale si pensa ora al prossimo turno di campionato che sabato vedrà all’Olimpico Lazio e Juve, entrambe senza giocatori chiave, fermati da infortuni più o meno importanti che al momento lasciano tutti con il fiato sospeso. Parliamo di Bernardeschi e Chiellini per la Juve, con un Dybala in forse, per il quale serviranno queste preziosissime 48 ore a capire l’entità del problema fisico che affligge il centravanti argentino. Lazio invece senza Immobile e con il dubbio Pedro, situazione che Lotito non ha voluto fa passare in cavalleria, attaccando la nazionale, a margine di un evento allo stadio Olimpico, come riporta Sportmediaset: “Mi pare che se le condizioni di approccio medico fossero state quelle della Lazio avremmo avuto una situazione completamente diversa. Con la Juve mi aspetto una partita combattuta da parte della Lazio, determinata e che scenda in campo per dimostrare tutto il suo valore. Con Sarri noi parliamo tutti i giorni, abbiamo un bel rapporto quindi ciò che maturerà sarà una cosa naturale senza grossi patemi”.

CALCIOMERCATO- Le prime pagine di questa mattina aprono con il possibile rinnovo di Ibra per un altro anno in rossonero, il Milan sulle ali dell’entusiasmo punta sia al rinnovo del centravanti svedese ma anche a quello di Pioli, il quale ha parlato facendo intendere la cosa come ormai imminente: ” “Non è difficile gestire i campioni, semmai è complicato quando trovi giocatori normali che pensano di esserlo e di aver qualcosa in più. La differenza la fa sempre l’intelligenza del gruppo che alleni. Quando parliamo di campioni parliamo di campioni a livello umano, professionale. Hanno una competitività così forte, interiore che non è difficile allenarli. Questi campioni pretendono, e alzano il livello di tutto l’ambiente. Mi piacerebbe poter parlare di più durante le partite e sarei favorevole all’introduzione di un timeout nel calcio, come mi piacerebbe il tempo effettivo. Mi piacerebbe avere una pausa a metà primo tempo per essere più preciso e diretto nelle indicazioni da dare. Di solito cerco in partita di dare indicazioni precise e abbinarle a qualche spunto motivazionale. Io voglio proposte e idee, poi decido io. Però le proposte le voglio, soprattutto se sono diverse dalle mie perché possono portare a qualcosa di migliore. A me piace molto preparare la strategia di gioco insieme al mio staff, vedere cosa mi portano, discutere e prendere una decisione finale”.

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