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Reddito di cittadinanza, Foti chiede una commissione d’inchiesta su Tridico. L’Inps: “Non abbandoneremo nessuno”

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Una commissione d’inchiesta sul reddito di cittadinanza e su Pasquale Tridico. La chiede il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia Tommaso Foti. L’ex presidente dell’Inps – nominato dal governo Conte – è accusato dal capogruppo meloniano di “non aver consapevolmente attuato i controlli per non far perdere consenso elettorale ai suoi mandanti”. “Il reddito di cittadinanza – attacca Foti – si è rivelato una misura assistenzialista, nata con uno scopo demagogico, scritta male, attuata peggio, il che ha comportato enormi danni all’erario”.

La proposta di Foti rischia di riaccendere polemiche e tensioni dentro e fuori la sfera politica. Anche perché, proprio in questi giorni l’Inps ha comunicato via Sms a 169.000 percettori del sussidio che per loro termina il beneficio, così come previsto dalla riforma del reddito di cittadinanza varata dal governo Meloni. E mentre la Cgil lancia l’allarme sulla carenza di assistenti sociali nella gestione delle sospensioni del sussidio, l’Inps promette: “Non abbandoneremo nessuno”.

“Non abbandoniamo nessuno” dice all’Ansa il Direttore dell’area metropolitana di Napoli, per utenza il secondo d’Italia, Roberto Bafundi, spiegando che “circa la metà di queste persone sono in una situazione di disagio sociale e potranno rivolgersi ai servizi sociali e se inseriti in un progetto multidimensionale di recupero potranno avere ancora il sussidio. Gli altri dovranno andare ai centri per l’impiego e firmare il Patto di servizio personalizzato per essere avviati al lavoro”.

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