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Riforme: sì definitivo alla camera. L’ultima parola ai cittadini con il referendum

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Il ddl Boschi sulle riforme costituzionali è passato definitivamente a Montecitorio con 361 voti favorevoli e solo 7 contrari visto che le opposizioni non hanno partecipato alla votazione che modifica il Senato e il Titolo V della Carta.

Il provvedimento, come previsto dall’articolo 138 della Costituzione, non avendo ottenuto la maggioranza di due terzi dei componenti di ciascuna Camera, può essere sottoposto a referendum.

Dopo il voto il ministro Boschi su Twitter ha scritto: “Grazie a chi ci ha creduto. Dopo due anni di lavoro, il Parlamento ha dato il via libera alla riforma costituzionale! Grazie a quelli che ci hanno creduto”.

Anche il premier Renzi esprime “gioia profonda” per l’ok alle riforme: “Una giornata storica in cui la politica dimostra di essere credibile”.

Per il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, quella votata in via definitiva dal Senato è “una riforma sbagliata e pericolosa”. Berlusconi promette battaglia “al referendum per difendere la Repubblica Italiana dalla voglia di potere di un premier mai eletto. La Costituzione è la Carta fondamentale della nostra Repubblica. Andava migliorata, dove necessario, tutti insieme, con il contributo di tutte le forze politiche, nessuna esclusa”. La nota prosegue: “Un premier neppure mai presentatosi alle elezioni, supportato da una maggioranza incostituzionale e con l’apporto decisivo al Senato di 60 transfughi del centrodestra ha voluto invece far prevalere l’arroganza dinanzi al buonsenso, consegnando al Paese una riforma sbagliata e pericolosa, tesa al proprio interesse e non a quello degli Italiani. La posta in gioco è il futuro dell’Italia libera e democratica così come gli Italiani l’hanno fortemente voluta nel secondo dopoguerra”.

“Con il voto di oggi siamo giunti al termine di un percorso parlamentare lungo e travagliato. Ora la parola passa ai cittadini che, con il referendum del prossimo autunno, esprimeranno la loro opinione sulla riforma della Costituzione”. Così il presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, in una nota. “Il mio auspicio è che si sviluppi un confronto pacato, sul merito delle decisioni prese. Per questo ritengo che sarà più che mai necessaria un’informazione puntuale sul contenuto del referendum nell’interesse della democrazia italiana”

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