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Sisma in Marocco: 2.012 morti e 2.059 feriti. Il bilancio è ancora provvisorio

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2.012 morti e 2.059 feriti. Questo il bilancio, ancora provvisorio, del sisma di magnitudo 6.9 che ha colpito il Marocco l’8 settembre scorso. L’epicentro è stato localizzato all’interno del paese, con le scosse che sono state avvertite anche a Marrakech, dove vistose crepe si sono aperte nel campanile della chiesa cattolica nella parte nuova della città, ad Agadir ed anche in altre città. Talmente forte che è stato avvertito anche in Spagna ed in alcune parte delle Canarie. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, per intensità il sisma del venerdì è equiparabile a quello dell’Irpinia del 1980.

Mentre continuano le ricerche ed i soccorsi, secondo la Croce Rossa internazionale la risposta all’emergenza potrebbe durare anni, il Marocco ha proclamato 3 giorni di lutto nazionale con uffici chiusi e bandiere e mezz’asta, ed ha fatto partire un’importante raccolta per il sangue. Solidarietà anche dall’Unione Europea, che monitora costantemente la situazione ed è pronta ad intervenire, ed anche dai paesi confinanti con il Marocco, tra cui l’Algeria che si è detta pronta, in una decisione quasi storica, ad aprire i confini per aiutare la popolazione.

Messaggio di cordoglio e di vicinanza anche dall’Italia. Scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “La notizia del sisma che ha colpito il Marocco ha suscitato negli italiani tutti e in me personalmente immensa tristezza. In questa circostanza così dolorosa per l’amico popolo marocchino, desidero far pervenire a Vostra Maestà, al Governo e a tutte le famiglie di quanti hanno perso la vita le espressioni di profondo cordoglio dell’Italia e le mie sentite condoglianze”. Nel messaggio inviato al re Muhammad VI, il Capo dello Stato aggiunge: “Vi siamo vicini con sentimenti di autentica solidarietà e auguriamo ai feriti un completo ristabilimento, manifestando disponibilità a contribuire ai complessi lavori di soccorso”, conclude Mattarella. Secondo la Farnesina sono 500 gli italiani che si trovavano al momento della scossa nel paese, nessuno di loro è in pericolo e qualcuno ha già fatto ritorno in Italia.

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