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Sommergibile disperso nell’Oceano Atlantico: corsa contro il tempo per localizzarlo

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E’ corsa contro il tempo per tentare di localizzare Titan, il piccolo sommergibile disperso da domenica nell’Oceano Atlantico quando si è immerso per un’esplorazione sul relitto del Titanic. A bordo ci sono 5 persone. Fra queste anche un uomo d’affari pachistano, Shahzada Dawood, fiduciario dell’Istituto SETI, e suo figlio Suleman.  Gli altri tre passeggeri sono  il numero uno dell’azienda proprietaria dell’imbarcazione – la OceanGate Expedistions – Stockton Rush, il pilota di sommergibili francese Paul-Henry Nargeolet e il miliardario britannico 58enne Hamish Harding.  Visitatori disposti a pagare un biglietto salatissimo per farsi calare negli abissi per oltre una settimana e vedere con i propri occhi i fondali su cui sono adagiati i resti di quello che fu il bastimento più famoso del mondo, a circa 3.800 metri di profondità.

Le squadre di ricerca statunitensi e canadesi stanno impiegando “tutte le risorse disponibili” per cercare il sottomarino che avrebbe riserve di ossigeno soltanto fino a mezzogiorno di giovedì, 96 ore in tutto. I contatti con il batiscafo si sono persi dopo un’ora e 45 minuti dall’immersione, in un’area remota a 600 km dalla costa, il che complica le operazioni di soccorso.

Navi e aerei statunitensi e canadesi sono arrivate nell’area a circa 900 miglia (1.450 km) a est di Cape Cod. E hanno immerso alcune boe sonar in grado di monitorare fino a una profondità di 3.962 metri. “E’ una sfida condurre una ricerca lì” ha detto ieri il contrammiraglio della guardia costiera John Mauger.

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