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Sparatorie negli stati uniti

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L’America fa i conti con l’ennesima strage delle armi, la strage più letale dall’inizio dell’anno negli Stati Uniti, probabilmente dettata dall’odio verso gli ispanici. Un giovane, Patrick Crusius, 21 anni, di Dallas, è entrato in un supermercato Walmart, nel centro commerciale Cielo Vista di El Paso, in Texas, e imbracciando un Kalashnikov ha cominciato a sparare. I morti sono almeno 20 e i feriti 26 molti dei quali in lotta tra la vita e la morte. I media locali rendono noto che tra i feriti ci sarebbero anche 4 bambini.

La polizia parla di crimine d’odio: è sotto esame del Fbi infatti un manifesto di 4 pagine, intitolato “The Inconvenient Truth”, che forse è stato scritto proprio dal 21enne: fa riferimento al massacro di Christchurch e alla Teoria della Grande Sostituzione. L’attacco al locale Walmart sarebbe una risposta all’invasione ispanica del Texas e il killer si dice ispirato dal suprematista bianco, Brenton Tarrant, autore della strage nelle moschee nella città neozelandese.

Il manifesto è stato postato nel forum 8Chan, lo stesso all’epoca utilizzato da Tarrant, appena 20 minuti prima, secondo la Cnn, della prima telefonata di allarme alla polizia di El Paso. Nel manifesto l’autore parla del suo odio per immigrati e ispanici, accusando loro e agli americani di prima generazione di portare via il lavoro e annacquare la cultura statunitense.

E nella mattinata un’altra sparatoria negli Stati Uniti, stavolta a Dayton, in Ohio, nel quartiere dei pub, dei ristoranti e dei locali notturni della città. Secondo quanto riferito dalla polizia locale sono nove i morti e almeno 16 i feriti. Le autorità confermano inoltre che il killer è stato ucciso mentre un altro, un uomo bianco che imbracciava un fucile, è stato visto salire a bordo di un’auto e poi fuggire investendo un pedone. Subito sono scattati l’allarme e l’appello ad evitare la zona con il timore di uno”sparatore attivo”, mentre l’area veniva evacuata e transennata.

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