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Sri Lanka: Pasqua insanguinata. Più di 200 morti per una serie di attentati kamikaze

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Pasqua di sangue nello Sri Lanka. Sei esplosioni simultanee si sono verificate in tre chiese (una nella capitale Colombo) e in altrettanti hotel del Paese orientale; alberghi frequentati da turisti. Secondo fonti di polizia, al momento i morti accertati sarebbero 207, di cui almeno 35 stranieri. I feriti invece sarebbero più di 450. Il portavoce delle forze dell’ordine Ruwan Gunasekara in un comunicato fa sapere che sono state arrestate 13 persone. Inoltre, si apprende che è nelle mani della polizia anche un veicolo che sarebbe stato usato per trasportare gli attentatori a Colombo. Mentre la diplomazia degli Stati Uniti  conferma che ci sono diversi cittadini americani tra le vittime, senza tuttavia precisare il numero esatto. E Donald Trump dichiara: “Gli Stati Uniti condannano nel modo più duro gli ignobili attacchi terroristici in Sri Lanka che hanno reclamato così tante vite preziose in questa domenica di Pasqua. Le nostre sentite condoglianze vanno alle famiglie delle oltre 200 vittime e delle centinaia di altri feriti. Stiamo col governo e col popolo dello Sri Lanka mentre portano alla giustizia gli autori di questi atti deprecabili e senza senso”.

La dinamica di un attentato e alcune testimonianze di italiani. Uno dei kamikaze si sarebbe fatto esplodere mentre era in coda al buffet della colazione nel “Cinnamon Grand Hotel” di Colombo. Secondo alcuni testimoni locali, l’attentatore si era registrato sotto falso nome facendosi passare per un uomo d’affari che si trovava in città per lavoro per alcuni giorni. Il kamikaze ha agito alle 8.30 del mattino: un orario di punta. Giusi Bortone, medico originario di Camerota (Salerno) ma residente a Parma, raggiunta telefonicamente racconta: “Io e il mio fidanzato siamo chiusi in albergo per il coprifuoco fino alle 6 di domattina. Poi, una volta cessato, ci allontaneremo al più presto da Colombo. Siamo spaventati. Siamo arrivati alle 10 e mentre stavamo ritirando i bagagli un ragazzo ci ha informato delle esplosioni. Poi abbiamo visto le immagini dei tg in aeroporto”. Mentre Roberto Mariotti, avvocato fiorentino in vacanza con la fidanzata nello Sri Lanka, dice: “Non possiamo uscire: qui c’è il coprifuoco, le autorità vogliono avere la certezza di aver messo tutto il Paese in sicurezza. Eravamo in pullman stavamo andando verso una struttura turistica sul mare, dove ora siamo arrivati e da dove, almeno fino a domani alle 6.00, ci hanno detto, non potremo muoverci”. La Farnesina è al lavoro e ribadisce che non ci sarebbero italiani tra le vittime.

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