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Tribunale di Milano annulla trascrizione dell’atto di nascita del figlio di una coppia omogenitoriale

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Annullata dal Tribunale di Milano la trascrizione del certificato di un bambino nato all’estero con Gpa, ovvero la Gestazione per altri, e registrato come figlio di 2 papà, nella parte che cita il padre intenzionale.

Il Tribunale di Milano, spiega una nota, ha ritenuto “inammissibile il procedimento di rettificazione degli atti dello Stato Civile utilizzato dalla Procura della Repubblica per chiedere l’annullamento della trascrizione dell’atto di riconoscimento del figlio, già riconosciuto dalla madre biologica, da parte della madre intenzionale”. Scrivono ancora i giudici: “Il Collegio, fatta una puntuale disamina della natura dell’atto di riconoscimento e dei suoi effetti, ha ritenuto che l’annullamento della trascrizione del riconoscimento non possa essere realizzato attraverso il procedimento di rettificazione, ma che sia invece necessaria l’istaurazione di una vera e propria azione volta alla rimozione dello stato di figlio”. Continua la spiegazione: “l’ufficiale dello Stato Civile può rifiutare di accettare una dichiarazione di riconoscimento del figlio, ma una volta che la dichiarazione sia stata accettata, anche se per compiacenza, per errore o in violazione di legge, e sia stata annotata in calce all’atto di nascita del minore, il riconoscimento effettuato non potrà essere contestato e quindi rimosso attraverso una rettificazione, ma sarà necessario ricorrere al modello di tutela che il nostro ordinamento prevede per rimozione dello status di figlio. Ovvero un procedimento svolto secondo le forme e con la pienezza di garanzie del procedimento contenzioso di cognizione e con la specifica garanzia della nomina di un curatore speciale del minore onde tutelare il relativo interesse nell’ambito della procedura”.

Prende posizione anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala che dice: “Le famiglie omogenitoriali e i loro avvocati continuano a reiterare la proposta e la necessità di un riconoscimento. Ora la materia è in divenire, la ministra Roccella ha fatto delle aperture sul fatto che coloro che hanno già avuto la registrazione possano avere una sanatoria. Questo non accontenta le famiglie”. Continua il primo cittadino: “Ne voglio parlare con il prefetto di Milano in questi giorni. Abbiamo le famiglie che ci chiedono risposte. Milano in sè non può fare nulla, ma può essere propositiva”.

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