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Turchia: 14 migranti morti in naufragio

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A poche ore dal vertice dei capi di Stato a Malta che esaminerà anche il dossier migranti prosegue l’emergenza e continuano i naufragi. Il bilancio provvisorio del naufragio di un barcone carico di profughi al largo della costa turca di Ayvacik, nel mar Egeo è di 14 morti, tra cui 7 bambini. A riferirlo è l’agenzia Anadolu. La guardia costiera turca è riuscita a salvare 27 persone.

L’imbarcazione era diretta all’isola greca di Lesbo e si è ribaltata prima di raggiungerla. Tra le persone che sono state messe in salvo c’è anche una donna incinta. Il quotidiano turco Harriyet dice che i migranti naufragati sarebbero siriani o iracheni.

Sempre in merito all’emergenza immigrazione, l’esercito sloveno ha iniziato la posa di filo spinato in alcune parti del confine con la Croazia per controllare l’afflusso di migranti questo dopo l’annuncio di martedì da parte del premier Miro Cerar che in una conferenza stampa aveva detto “gli ostacoli tecnici dovranno essere di aiuto per una migliore gestione dell’afflusso dei migranti poiché, in questo modo, saranno indirizzati solo su determinati punti di passaggio oltre il confine”.

La decisione di apporre una barriera al confine croato è scaturita dall’emergenza annunciata per i prossimi giorni, con la previsione di un possibile afflusso in Slovenia di un’ondata di 20-30mila migranti. La soglia di allarme è quindi molto alta in tutta l’area.

I media croati, però, credono che la barriera con il filo spinato venga eretta anche per il timore che a un certo punto l’Austria o la Germania possano limitare sensibilmente il numero dei migranti che sono disposte ad accogliere o addirittura disporre la chiusura dei propri confini. La Slovenia, quindi, vorrebbe assicurarsi di essere in grado di fare lo stesso.

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