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Ucraina sotto attacco, missili su Kiev e Leopoli. Oggi lutto nazionale in Russia

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È lutto nazionale oggi in Russia dopo l’attentato al Crocus City Hall di Mosca: il ministero per le Situazioni di emergenza ha confermato che nell’attacco di venerdì sera sono state uccise 133 persone e i feriti sono 152. C’è una rivendicazione da parte dell’Isis, ribadita anche oggi, ma il presidente russo Putin la ignora e punta il dito contro l’Ucraina. Secondo Mosca gli attentatori stavano per fuggire verso Kiev. “Chi sta dietro a questo barbaro atto terroristico sarà punito” ha detto il leader del Cremlino mentre le sue forze di sicurezza catturavano i quattro responsabili della strage. Il presidente Zelensky replica: “Vuole scaricare la colpa su di noi, ma sono loro i terroristi”. Ieri la televisione russa ha trasmesso un filmato dell’interrogatorio dei quattro presunti attentatori arrestati: “Ho sparato alla gente per soldi”, ha risposto uno di loro in un russo stentato.

Le forze armate ucraine rendono noto di aver colpito nella notte a Sebastopoli, in Crimea, due grandi navi anfibie russe, la Yamal e l’Azov, oltre al centro di comunicazione e alcuni siti infrastrutturali della Flotta del Mar Nero della Federazione.

Anche l’esercito russo questa notte ha colpito l’Ucraina attaccando otto regioni con 29 missili da crociera e 28 droni. Attacchi aerei anche su Kiev e sulla regione di Leopoli. “Non lasciate i rifugi” ha scritto su Telegram il sindaco della capitale. Le forze armate ucraine sottolineano che si è trattato del terzo potente bombardamento sul Paese in quattro giorni.
Varsavia chiederà intanto spiegazioni alla Russia per una nuova violazione del suo spazio aereo. Secondo l’esercito polacco infatti uno dei missili da crociera lanciati dalla Russia durante l’attacco notturno contro l’Ucraina ha violato brevemente lo spazio aereo della Polonia.

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