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Ue: In Italia crescita più lenta nel 2016. Disoccupazione in calo

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Le stime di crescita dell’Italia vengo riviste leggermente a ribasso dall’Unione europea (-0,1%). “Dopo essere cresciuta moderatamente nel 2015, l’economia italiana guadagna slancio nel 2016 e 2017 col rafforzarsi della domanda interna”, sottolinea Bruxelles.

Sulla crescita, l’Ue precisa che “la caduta dei prezzi del petrolio e una posizione di bilancio espansiva sosterranno la domanda e compenseranno il rallentamento degli export” registrato nella seconda metà del 2015″.

Al rialzo, invece, le stime che la Commissione fa sul deficit di bilancio per l’Italia: per il 2016 si stima un deficit al 2,5% e all’1,5% per il 2017 (contro i precedenti 2,3% e 1,6%). Quanto al rapporto tra debito e Pil, l’Ue prevede un’attenuazione al 132,4% quest’anno dopo il 132,8% del 2015, e il 130,6% nel 2017.

Positivo il dato della disoccupazione, che scende all’11,9% nel 2015, all’11,4% nel 2016 e all’11,3% nel 2017. Meglio rispetto alle previsioni precedenti, rispettivamente 12,2% 11,8% e 11,6%. “Gli sgravi sulle assunzioni hanno sostenuto l’aumento del numero degli occupati visto nel 2015”, scrive Bruxelles. “Con il rafforzarsi della ripresa, l’occupazione continuerà ad aumentare nel 2016 e 2017. Ciononostante, la disoccupazione scende gradualmente. La pressione sul costo del lavoro resterà limitata in parte per i tagli al cuneo fiscale”.

Nella zona euro la crescita dovrebbe raggiungere quest’anno l’1,7% rispetto all’1,6% dello scorso anno, per attestarsi all’1,9% nel 2017 secondo le previsioni d’inverno della Commissione.

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