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Usa, Mueller incrimina 12 agenti russi per spionaggio

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Dodici ufficiali dell’intelligence russa sono stati incriminati, negli Stati Uniti, per aver hackerato le email del Partito Democratico prima delle elezioni presidenziali di due anni fa. Lo ha annunciato il vice procuratore generale, Rod Rosenstein. L’accusa è stata formulata dal procuratore speciale Robert Mueller, che guida l’inchiesta sul Russiagate, le presunte interferenze russe nel voto del novembre 2016.

Annunciando le incriminazioni, compiute nell’ambito dell’inchiesta sui sospetti legami tra la campagna di Donald Trump e la Russia, il vice Attorney General (viceministro della Giustizia) Rod Rosenstein ha detto: “Internet permette ad avversari stranieri di attaccare gli americani in modi nuovi e inaspettati”. I russi sono accusati di aver compiuto l’hackeraggio delle rete di computer del Comitato nazionale democratico, del comitato della campagna dei democratici per il Congresso e della campagna presidenziale di Hillary Clinton, e di aver poi rivelato le email rubate via internet nei mesi precedenti le elezioni.

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