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Festival di Berlino: trionfa “Touch me not” dell’esordiente Adina Pintilie

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Alla 68a edizione del Festival di Berlino trionfa “Touch me not”, diretto dalla regista esordiente romena Adina Pintilie. La Giuria internazionale, presieduta dal tedesco Tom Tykwer le ha assegnato l’Orso d’Oro, nonostante le stroncature quasi unanime su giornali e web, almeno italiani.
“Dimmi come hai amato, così che possa capire come amare”, dice all’inizio del film una voce, quando ci viene svelata una donna cinquantenne, alle prese con un suo percorso di recupero del piacere, mentre una regista sfonda la quarta parete e si rivolge allo spettatore mentre prepara una macchina da presa. Il film, che ha conquistato anche il premio come migliore opera prima, si pone a metà strada fra fiction e documentario sull’intimità e la sessualità.

Il Gran Premio della Giuria è invece andato al polacco “Twarz”, diretto da Małgorzata Szumowska, mentre il premio Alfred Bauer per le nuove prospettive va a Marcelo Martinessi, regista di “Las herederas” che bissa
con il riconoscimento come migliore attrice per Ana Brun e si aggiudica anche il Fipresci (Critica internazionale). Migliore attore è Anthony Bajon per ilo francese “La prière”, di Cédric Kahn.

L’Orso d’Argento per la Regia lo conquista l’americano Wes Anderson per “L’isola dei cani”. La migliore sceneggiatura è invece quella di Manuel Alcalá e Alonso Ruizpalacios per il messicano “Museo”, diretto da Ruizpalacios, mentre il riconoscimento per il contributo artistico è stato attribuito a Elena Okopnaya per i costumi e la scenografia in “Dovlatov”, diretto dal russo Alexey German Jr.

Il miglior documentario è l’austriaco “Waldheims Walzer”, di Ruth Beckermann. Per i cortometraggi il vincente è “The Men Behind the Wall”, regia di Ines Moldavsky (Israele).

Tra i premi indipendenti, la Giuria ecumenica ha scelto “In den Gängen”.

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