ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Spagna. Puigdemont propone incontro con Rajoy ma non in Spagna. Rajoy rifiuta

2 min read

Non si placano i toni tra l’ex president catalano Carles Puigdemont e il premier Mariano Rajoy. Il voto di ieri in Catalogna, ha decretato primo partito Ciudadanos ma le due grandi liste indipendentiste catalane sono pronte a formare un nuovo governo, hanno indicato oggi i portavoce di JxCat Elsa Artadi e di Erc Sergi Sabria. Le tre liste indipendentiste infatti hanno riconquistato ieri una maggioranza assoluta di 70 seggi su 135 nel Parlamento di Barcellona. Artadi ha detto che Carles Puigdemont “deve tornare il prima possibile e essere eletto presidente”.
E proprio l’ex president Puigdemont, in esilio a Bruxelles, nel post voto ha detto: “Vorrei che la Spagna che non prendesse più decisioni al posto nostro. E’ giunto il momento di fare politica vera, la formula di Rajoy ha fallito e ha dimostrato che i catalani sono coesi”. Così Carles Puigdemont in conferenza stampa a Bruxelles, aggiungendo: “Sono disposto a incontrarlo ma non in Spagna“, per iniziare un nuovo percorso, ma “senza persecuzioni legali. La situazione è paradossale e ridicola”.

“Il futuro della politica in uno stato democratico – ha detto ancora – lo decidono sempre gli elettori. Non si possono avere soluzioni se non con il rispetto delle urne”.

Secca la risposta del premier Rajoy: “Mi interfaccerò con chi ha vinto le elezioni: Ines Arrimadas“, riferendosi alla leader degli unionisti di Ciudadanos che al voto si sono confermati il primo partito.

Per quanto riguarda le vicende giudiziarie dei politici catalani e dello stesso ex presidente, Rajoy ha ribadito che: “la situazione giudiziaria dell’ex presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont e di tutti gli imputati nel caso dell’indipendenza catalana non dipende “assolutamente” dai risultati delle elezioni regionali di ieri ma dalle decisioni dei giudici. Sono i politici che devono sottomettersi alla giustizia come qualsiasi altro cittadino e non la giustizia che deve sottomettersi a qualsiasi strategia politica”.

Rajoy esclude elezioni anticipate in Spagna. “Il governo continua, la legislatura dura quattro anni”, ha affermato il primo ministro spagnolo in una conferenza stampa a Madrid, riconfermando la scadenza naturale del 2020.

Autore