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Corea del Sud, corruzione: 25 anni in appello all’ ex presidente Park

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L’ex presidente sud-coreana, Park Geun-hye, è stata condannata in appello a 25 anni di carcere e a una multa di 20 miliardi di won (15,4 milioni di euro) per lo scandalo di corruzione avvenuto nel periodo in cui era a capo del Paese e che ha portato al suo impeachment. Park è stata esautorata nel marzo 2017.

La sentenza pronunciata oggi dall’Alta Corte di Seul aumenta di un anno la condanna inflitta il 6 aprile scorso alla presidente sud-coreana, condannata in primo grado a 24 anni di carcere e a una multa di 18 miliardi di won (13,8 milioni di euro al cambio attuale).

Insieme all’ex presidente era implicata nello scandalo anche l’ex confidente, Choi Soon-sil, condannata a venti anni di carcere nel febbraio scorso per avere esercitato pressioni nei confronti dei capi delle grandi industrie sud-coreane, tra cui Samsung, e per avere ricevuto donazioni del valore di decine di milioni di euro (complessivamente 77,4 miliardi di won, pari a 59,6 milioni di euro) destinati a due fondazioni da lei controllate, in cambio di favori da parte del governo, nel quale non esercitava, ufficialmente, alcun ruolo.

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